Con l’incontro svoltosi negli ultimi giorni dell’anno, sindacati e azienda hanno avviato il confronto sul piano di riorganizzazione Robintur Nuova Planetario. Il piano prevede principalmente azioni congiunte con Coop Alleanza 3.0 finalizzate ad attivare sinergie verso i soci. Rispetto alle attività tipiche invece, si prevede un rafforzamento del Business Travel con un orizzonte territoriale concentrato nel centro nord e con target la piccola media impresa. A tale scopo si creerà un'opposita struttura di business che coordinerà le attività di Bonomia (società partecipata da Robintur), le agenzie e gli uffici business travel ex Nuova Planetario. Il piano non sarà indolore: prevede alcuni accorpamenti tra sedi, alcune chiusure, il ricorso ad ammortizzatori sociali. La delegazione aziendale ha così confermato la volontà di chiudere la sede Nuova Planetario di Reggio Emilia (già ventilata in precedenti incontri) annunciando altresì la chiusura di 6 agenzie e il ridimensionamento del personale sia sulla rete di agenzie, sia sul business travel che sulle funzioni centrali. Tali ridimensionamenti verranno formalizzati con una procedura di mobilità che verrà avviata nella prima decade di gennaio e prevedrà circa 70 esuberi. “Abbiamo espresso preoccupazioni per il piano di riorganizzazione così composto – dichiara Luca De Zolt di Filcams Cgil Nazionale - che vede progetti realizzabili nel medio termine con poche certezze sul recupero dell'occupazione ma che pone da subito il tema degli esuberi, oltre al problema dei trasferimenti a bologna dalla sede di Reggio Emilia”. Risultano molto problematiche anche le chiusure nelle aree dove la presenza aziendale andrà a scomparire. Su questo sindacati e azienda si sono confrontati sul ricorso ad ammortizzatori sociali più inclusivi, in attesa dell'avverarsi delle nuove opportunità occupazionali, individuando nel contempo tutte le possibilità di ricollocazione lavorando su piazza e non collegando il destino dei lavoratori ad una singola agenzia. “In ogni caso – dice ancora De Zolt – abbiamo ribadito che è necessario individuare come unico criterio per la collocazione in mobilità quello della non opposizione alla stessa: un piano di tale portata non può avere come unica certezza i licenziamenti”. La delegazione aziendale ha dato disponibilità all'utilizzo degli ammortizzatori sociali, ponendo però un termine temporale di 7 mesi, in quanto a settembre 2017 dovrà essere raggiunta una situazione di equilibrio senza intervento di ammortizzatori. Nel confronto con l’azienda è emersa anche la volontà di attivare canali di sensibilizzazione presso Alleanza 3.0 per incidere sul piano di aperture di nuove agenzie, veicolando in modo più deciso la promozione dei pacchetti ai soci. Un buon punto di forza individuato nel piano è infatti l'attività Gruppi, che verrà rafforzata creando una struttura di coordinamento sulle attività trasversali, lasciando sul territorio gli aspetti commerciali e di pubbliche relazioni che consentono il successo di tale attività. Il modello che verrà seguito è quello che ha già visto l'accorpamento degli Uffici Gruppi di Ferrara-Bologna-Modena. Rispetto alla clientela leisure l'orizzonte di sviluppo è nazionale anche per creare le relazioni con i fornitori con rapporti di maggior forza. Nuove agenzie, quindi, nelle gallerie commerciali e negli Ipermercati di Alleanza 3.0 accompagnate da alcune iniziative sul campo digitale in grado di canalizzare la domanda dei soci anche su servizi di prenotazione base (volo+hotel). “Pur considerando positivi sia gli aspetti del piano che punta al mantenimento della rete di agenzie dirette, sia le disponibilità della delegazione aziendale a individuate soluzioni per la gestione non traumatica degli esuberi – conclude De Zolt – consideriamo necessaria la dichiarazione dello stato di agitazione al fine di sostenere le rivendicazioni sindacali e vista l'alta preoccupazione per il futuro occupazionale dei dipendenti e delle dipendenti Robintur”.