Dopo un anno e un mese dalla sottoscrizione degli accordi per la riorganizzazione di Robintur e del nuovo contratto aziendale, si è raggiunta il 28 marzo 2018 l'intesa per il nuovo sistema di salario variabile per i lavoratori della rete di agenzie del sistema cooperativo di Alleanza 3.0. L'accordo prevede che sino al 50% del margine operativo generale dell'azienda possa essere destinato a premi, con importi massimi individuali che vanno dai 1000 ai 2300 euro lordi, a seconda del livello di inquadramento contrattuale. I criteri per il raggiungimento delle varie voci del premio sono state discusse e approfondite nel confronto sindacale, e si è arrivati a un equilibrio soddisfacente tra le esigenze dell'azienda, che premeva per un'accezione più individuale del premio, con un principio di equa distribuzione e di tutela del valore collettivo del lavoro. Nel complesso ha prevalso un modello che premia i risultati dei gruppi e la collaborazione, individuando obiettivi che potranno essere monitorati e verificati durante l'anno. Il premio di risultato potrà essere convertito in welfare nelle modalità che verranno individuate da un’apposita commissione bilaterale, che si baserà sugli orientamenti dei lavoratori. "L'accordo" commenta Luca De Zolt della Filcams CGIL Nazionale "completa il percorso avviato due anni fa con Robintur, che si presentava, dopo la fusione con Nuovo Planetario, come un'azienda in difficoltà. La delegazione sindacale si è assunta la responsabilità di andare a fondo ai problemi sul tavolo, preservando l'occupazione di quella che rimane la rete di agenzie con dipendenti più importante d'Italia. Le intese raggiunte sulla riorganizzazione e sul contratto aziendale hanno consentito il rilancio di alcune realtà e la realizzazione di scelte organizzative che hanno portato a benefici notevoli. Oggi completiamo il quadro con un accordo che speriamo dia i suoi frutti in termini economici già dal prossimo anno, un risultato insperato solo qualche mese fa. Una buona notizia per tutto il settore del turismo, che dimostra che i percorsi concertati aiutano le aziende a migliorare performances e a realizzare riorganizzazioni, anche impegnative, salvaguardando la buona occupazione".