Si è conclusa il 28 febbraio con la sottoscrizione di un'ipotesi di accordo valevole per tutto il perimetro della Robintur SPA, la più grande rete di agenzie dirette in Italia, la trattativa avviata all’inizio di febbraio. Sono più di 300 le lavoratrici e i lavoratori interessati in circa 90 agenzie di viaggio. Prima dell'acquisizione di Nuova Planetario, avvenuta il 4 novembre 2016, le due società avevano dato formale disdetta della contrattazione integrativa (nazionale per Nuova Planetario e regionale per Robintur), che l'azienda si era impegnata, su richiesta sindacale, a mantenere in vigore sino al 28 febbraio 2017. In seguito agli accordi relativi al piano di riorganizzazione, è stato aperto il confronto sulla contrattazione integrativa, con l'obiettivo di evitare la restituzione degli istituti economici e normativi derivanti dalla contrattazione nazionale e regionale e di costruire condizioni di equità nei trattamenti per tutti i dipendenti della nuova configurazione aziendale. “L'accordo rappresenta un buon equilibrio rispetto al mantenimento degli istituti economici e normativi presenti nei vecchi integrativi e l'estensione di alcuni istituti all'intera platea dei lavoratori” afferma Luca De Zolt della FIlcams Cgil Nazionale. “Le rinunce derivanti dalle due disdette sono contenute, e sono state individuate soluzioni a supporto del rilancio dell'azienda compatibili con le esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici.” Tra i punti qualificanti dell’accordo:  il consolidamento, attraverso ad personam assorbibili, della retribuzione derivante dai premi in cifra fissa e da tutte le indennità derivanti dalla contrattazione contenute nella parte alta della busta paga;  la definizione di un nuovo sistema di flessibilità per i full time; l’individuazione di nuovi strumenti più forti per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro; l’aggiornamento delle indennità di funzione e di non-limite orario;  la conferma dell'accordo sul part time sottoscritto il 3 febbraio,  il mantenimento delle condizioni di miglior favore relativamente al trattamento di malattia ed infortunio; l'estensione dell'istituto del buono pasto (5,29 euro), erogato su giorni di effettivi presenza con turni di almeno 6 ore, a tutti i dipendenti; la possibilità di richiedere l'aspettativa non retribuita per la maternità e si introduce un periodo di aspettativa di un anno anche in caso di vittima di violenza di genere. La consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici sull'accordo si concluderà il 15 marzo.