SABATO 18 LUGLIO SI ASTERRANNO DAL LAVORO TUTTI I DIPENDENTI DELLA CARREFOUR ITALIA
Sabato 18 luglio si asterranno dal lavoro tutti i dipendenti della Carrefour Italia. Lo sciopero è stato indetto da Filcams-Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil in seguito alla disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata il 7 luglio scorso dal gruppo Carrefour.
“È la prima risposta” dichiara Franco Martini segretario generale della Filcams Cgil “ad un atto unilaterale che pregiudica le relazioni sindacali, e fa’ emergere il vero obiettivo dell’azienda che era quello di eliminare la storia della contrattazione integrativa del gruppo, togliendo diritti economici e normativi ai lavoratori.”
Una rete distributiva composta da 1.563 punti di vendita di cui 65 ipermercati Carrefour, 499 supermercati GS, 984 supermercati di prossimità DìperDì, 15 cash&carry ad insegna Docks Market e Grossiper e circa 26000 dipendenti: con questi numeri Carrefour è una delle più importanti catene della grande distribuzione italiana.
Il licenziamento di circa 116 dipendenti dell’Iper di Roma, la Romanina, le procedure di mobilità aperte per la chiusura di altri due Iper – Roma Raffaello e Bari Nord e la riduzione di personale per gli Iper di Lecce, Bari Pasteur, Capodrise e Casoria in Campania per un totale di 547 dipendenti, la cessione a Coop estense degli ipermercati di Bari, Brindisi, Lecce e Matera, non comunicata ai sindacati e poi la totale disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata il 7 luglio scorso.
Sono le azioni dell’azienda che, giustificate dalla necessità di un nuovo progetto di ristrutturazione nascondono l’incapacità di Carrefour di trovare soluzioni per il contenimento dei costi che non siano a discapito dell’occupazione e dei lavoratori.
A marzo scorso era iniziata una fase di trattativa con i sindacati, ma il piano industriale di ristrutturazione presentato da Carrefour è risultato carente è stato infatti dichiarato un impegno di spesa che riguardava il solo 2009, pari a 40 milioni di euro finalizzati a ristrutturare e rilanciare commercialmente i diversi punti vendita in crisi.
Contemporaneamente l’azienda ha proposto la disapplicazione di alcuni punti del Contratto integrativo aziendale per 18 mesi, da differenziare tra i negozi considerati in crisi e le restanti strutture: pause, maggiorazioni del lavoro domenicale e festivo, integrazione malattia e infortunio e salario variabile, il pacchetto su cui poggiava la proposta di Carrefour.
Proposta ritenuta inaccettabile da parte delle OO.SS., che si sono dichiarate contrarie a definire un accordo sull’occupazione con tali presupposti.
La situazione già evidentemente critica, si è aggravata con la notizia e poi la conferma della vendita di parte dell’azienda nel sud, la cessione a Coop Estense degli ipermercati di Bari, Brindisi, Lecce e Matera, e poi con la totale disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata il 7 luglio scorso.
I sindacati unitari quindi hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto lo sciopero di tutti i dipendenti per sabato 18 luglio prossimo.
Tutte le iniziative di sciopero