Da diversi anni, ormai, il 28 aprile si celebra la Giornata mondiale sulla salute e la sicurezza al lavoro, istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-ILO). Un’importante ricorrenza a livello mondiale per riportare l’attenzione su un tema fondamentale, per il quale la Cgil e tutte le categorie combattono ogni giorno per contrastare le irregolarità e tutelare i lavoratori dalle malattie professionali. In ogni settore infatti possono essere diverse e tante le conseguenze di carichi di lavoro eccessivo o condizioni di lavoro negative. Ne terziario, per esempio, la maggioranza delle cassiere e degli addetti agli scaffali ha patologie diagnosticate a spalle e mani: tendinopatie e sindromi del tunnel carpale le più diffuse, per colpa di movimenti ripetitivi costanti, errata postura, ma anche a causa di una cattiva sorveglianza sanitaria. Gli ambienti di lavoro sono spesso pericolosi, insalubri, privi delle più elementari caratteristiche a salvaguardia della sicurezza: il numero degli infortuni, anche mortali, che di anno in anno si ripetono, ci indicano che la strada della prevenzione è ancora da imboccare. “Da tempo la Filcams sta denunciando i rischi di determinati settori, cercando di richiamare alla responsabilità aziende e istituzioni” ha affermato Giuliana Mesina, segretaria nazionale della Filcams Cgil e responsabile del settore. La Filcams vuole combattere la visione miope che considera la prevenzione un solo costo da eliminare: “Una maggiore attenzione agli aspetti organizzativi che generano prevenzione” conclude la segretaria, “potrebbe salvaguardare la salute di lavoratrici e lavoratori, migliorare la qualità del lavoro e della vita.”