Confermato lo stato di agitazione e lo sciopero dei lavoratori Mazal per il 28 novembre, dopo l’incontro che si è svolto il 24 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto della situazione dell’Azienda in Amministrazione Straordinaria. L’Amministratore ha confermato l’autorizzazione da parte del Mise del programma di cessione presentato e ha comunicato l’esito dell’apertura delle buste per le manifestazioni di interesse: sono state avanzate 14 proposte, di cui 12 valide e 3 concretamente sostenibili, le manifestazioni pervengono da Aziende competitors del settore. Il tentativo allo studio degli uffici preposti è di accelerare i termini di legge previsti per la conclusione dell’operazione e su tale ipotesi il Ministero dovrà esprimersi nei prossimi giorni. “Abbreviare i termini della cessione” afferma la Filcams Cgil, “potrebbe essere una soluzione ottimale vista anche la situazione drammatica che stanno attraversando i lavoratori a causa della mancata erogazione degli stipendi.” La delegazione sindacale ha espresso tutti i timori inerenti le conseguenze sociali e occupazionali che si stanno concretizzando in questi giorni e che riguardano oltre 300 lavoratori lasciati ormai senza salario da ottobre, e quasi certamente anche nel mese di novembre. “L’aspetto più grave, in tale contesto” conclude la Filcams “è l’impossibilità di garantire anche per i mesi successivi, fino ad avvenuta vendita, il pagamento delle spettanze.” Resta quindi confermato lo stato di agitazione e lo sciopero dei lavoratori Mazal per il 28 novembre.