Nell'ambito della campagna per la legalità e la trasparenza negli appalti della Vigilanza Privata, avviata unitariamente con l'attivo nazionale dei delegati lo scorso 21 febbraio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Campania hanno proclamato per il 5 aprile uno sciopero regionale del settore. In Campania sono diffusi, più che in altre regioni, fenomeni di illegalità più o meno gravi, appalti con ribassi inaccettabili e da ultimo il passaggio all'applicazione di cosiddetti “contratti pirata” da parte di medie e piccole imprese del settore. Allo sciopero regionale vigilanza privata hanno aderito moltissimi lavoratori che hanno dato vita ad una bella manifestazione per le vie cittadine di Napoli. Il corteo era aperto dallo striscione unitario "No al contratto pirata!", slogan che ha accompagnato tutto il percorso della manifestazione fin sotto la Prefettura di Napoli, in piazza Plebiscito. Una delegazione delle organizzazioni sindacali, con la presenza anche delle segreterie nazionali, è stata ricevuta dal Vicario del Prefetto, a cui sono state diffusamente spiegate le motivazioni dello sciopero, che riguardavano anche complesse vertenze locali. L'incontro ha visto una vivace discussione, e si è concluso con l'impegno della Prefettura a farsi portavoce delle nostre istanze con il Ministero degli Interni attivando nel contempo un confronto a livello locale sulle vertenze più complesse.

Le prossime iniziative

“L'iniziativa della Campania – spiega Sabina Bigazzi, che si occupa del settore vigilanza in Filcams Nazionale - è stata solo la prima programmata nell’ambito della campagna che abbiamo avviato unitariamente e che ci dovrà portare fino ad presidio nazionale davanti al Ministero degli Interni. In quella sede chiederemo risposte chiare e, soprattutto, che imponga l'applicazione delle regole: le regole già ci sono, basta rispettarle rigorosamente perché il settore non può più aspettare”. Guarda il video VigilanzaPrivata_Napoli_BIG