8 novembre 2011


Siracusa: Outlet Village di Melilli, anche i diritti dei lavoratori sono in saldo

Il diritto all’assemblea dei lavoratori, sancita dallo statuto dei lavoratori oltre che dal contratto nazionale, è causa per la serrata di un negozio all’interno del Outlet Village di Melili.

E’ciò che è accaduto oggi 7 novembre 2011. La Filcams CGIL ha indetto una regolare assemblea delle lavoratrici del negozio BORSISSIME gestito dalla Nadia Ferretti srl, che lamentano il mancato pagamento degli stipendi (3 mensilità).
Alla fine dell’assemblea cui hanno partecipato le lavoratrici sia del punto vendita dell’Outlet sia del punto vendita del centro commerciale I Papiri, la capoarea ha comunicato (dopo aver fattosi consegnare le chiave con una scusa) la chiusura del punto vendita per supposte esigenze di inventario.
Vane sono state le proteste delle lavoratrici, e dopo aver occupato simbolicamente il negozio, la Filcams Cgil ha richiesto l’intervento della DIGOS, cui è stato denunciato la serrata in atto.

“La direzione dell’Outlet” racconta nel comunicato la Filcams Cgil di Siracusa “ha in primo momento giustificato la chiusura del negozio consegnando agli agenti intervenuti un fax di pari data dove si comunicava la chiusura per inventario, visto che secondo il regolamento vigente all’interno dell’outlet, la chiusura per inventario deve avere un preavviso di 2 settimane, la direzione dell’Outlet ha consegnato, successivamente, un nuovo fax dove si giustificava la chiusura del negozio per “motivi di sicurezza”.

“Quello che è avvenuto all’interno dell’Outlet Village di Melilli” hanno dichiarato Stefano Gugliotta segr. gen. Filcams CGIL Siracusa e di Enzo Vaccaro segr. confederale CGIL “è una vera e propria rappresaglia che avrà come conseguenza la denuncia alla magistratura del lavoro perché si ravvisa una chiara condotta antisindacale. Non possiamo non stigmatizzare oltremodo il comportamento tenuto dalla direzione dell’Outlet di Melilli, chiaramente complice di un azione violenta e fuori da ogni regola di legge. E’ chiaro che oramai nella nostra provincia, anche chiedere il semplice pagamento del salario è diventato un reato che si paga seduta stante con la chiusura del punto vendita. Chiederemo l’intervento della Prefettura di Siracusa perché non è possibile assistere inermi a questo degrado del diritto, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica su cosa accade all’interno di questo centro commerciale, dove si consente alla aziende di non pagare le lavoratrici, e in caso di difficoltà, si offre anche un paracadute per effettuare una vera e propria serrata !”