Continua la travagliata vicenda dei 156 licenziamenti che IBM ha disposto per 156 lavoratori della Sistemi Informativi, una azienda da essa totalmente controllata. Il 12 luglio le parti sociali si sono incontrate presso la UIR di Roma. L'Azienda ha crudamente ribadito il concetto che non si tratta di problemi di bilancio, ma quelle 156 persone sono un peso di cui deve assolutamente liberarsi. Le organizzazioni sindacali hanno ancora una volta respinto questa impostazione secondo cui le persone sono zavorra di cui liberarsi alla bisogna, e si sono dichiarate disponibili a valutare, con responsabilità, tutte le alternative ai licenziamenti che salvaguardino l'occupazione e traghettino l'azienda fuori dalla crisi. Il 13 luglio i lavoratori della sede di Roma si sono riuniti in Assemblea. Un'assemblea, sentita, partecipata, dove è emersa ancora una volta e più forte tutta la drammaticità della situazione dei lavoratori e lavoratrici, ha deliberato immediatamente uno sciopero generale di due giorni, il 14 e il 15, con presidio davanti alla Sede. I lavoratori, accompagnati dalla polizia che era presente ed era stata allertata dall'azienda, si sono recati in corteo fin dentro la sede, a manifestare pacificamente ma fermamente il loro dissenso verso una chiusura così drastica. Nei prossimi giorni la mobilitazione andrà crescendo ancora.