16 ottobre 2013


Terziario e distribuzione cooperativa, approvata la piattaforma rivendicativa unica e unitaria

È stata approvata all’unanimità la piattaforma unica e unitaria per il rinnovo dei contratti del terziario e distribuzione cooperativa. A Roma, il 16 ottobre, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno organizzato l’attivo delle delegate e dei delegati di settore al quale hanno partecipato più di 400 lavoratori.
Su quasi 3500 assemblee, svolte in tutti i territori, il 95% delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno preso parte alla votazione, si sono dimostrati favorevoli alla piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali.
Una fase storica importante per il settore, ma anche per le relazioni sindacali e la Filcams Cgil che reduce, dal precedente contratto separato, insieme con le altre segreterie della Fisascat Cisl e della Uiltucs Uil, ha presentato un unico testo condiviso per avanzare le proposte di parte sindacale, anche verso le controparti aderenti al settore del mondo cooperativo.
“La piattaforma unitaria è un atto di responsabilità delle organizzazioni sindacali” ha affermato Franco Martini Segretario generale della Filcams Cgil “nella consapevolezza che l’attuale problematico contesto economico e sociale nel quale si trova ad operare il settore del terziario distributivo impone la massima convergenza di sforzi, per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nella crisi e per la ricerca di sintesi utili allo sviluppo delle imprese e per la crescita dell’occupazione.”
Obiettivo primario: l’occupazione, ma soprattutto la buona occupazione; creare nuovo lavoro, quindi, ma anche ridurre l’incertezza della vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Particolare attenzione, alla contrattazione di secondo livello e al tema mercato del lavoro.
Altri aspetti importanti: la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, inserendo delle particolari attenzioni ai genitori per l’accudimento dei figli, e il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.Oltre all’aggiornamento della classificazione del personale e l’avvio di un percorso di
ristrutturazione e di rafforzamento dei compiti e delle attività della bilateralità, le organizzazioni sindacali propongono un aumento contrattuale pari a €130 al quarto livello d’inquadramento e riparametrato.
“Questi contratti” ha sottolineato Martini “non potranno determinare grandi avanzamenti, ma occorre, al tempo stesso, evitare che essi producano pericolosi arretramenti, perchè molte imprese tentano si cavalcare la crisi per modificare strutturalmente, in senso peggiorativo, l'impianto normativo delle tutele contrattuali, scaricando sul lavoro i costi della crisi.”
“Il settore terziario deve poter usufruire di politiche economiche più generali, politiche fiscali e di sviluppo, oltre che di politiche di sostegno nella crisi.”