31 maggio 2011


Un tavolo di confronto per le professioni non ordinistiche

Si è svolto ieri, lunedì 30 maggio un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico un tavolo per le professioni cosiddette “non ordinistiche”. Professionisti di ogni genere, archeologi, interpreti, tributaristi, osteopati, certificatori energetici, informatici, mediatori culturali, designer, patrocinatori stragiudiziali, optometristi, traduttori, fisioterapisti, sociologi, consulenti familiari, un piccolo mondo che solo negli ultimi tempi sta ricevendo la giusta attenzione. Professionisti senza ordine, poco tutelati e fuori da un chiaro quadro di regole condivise.
Al primo incontro hanno partecipato Assoprofessioni, Colap, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confprofessioni, Casartigiani, Claai, Accredia, Uni insieme al Cnel; non sono stati convocati, invece, i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, che più volte hanno richiesto un confronto.
L’obiettivo è il riconoscimento dei profili professionali e delle professioni non regolamentate.
Intanto prosegue la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale degli studi professionali, che riguarda circa un milione di dipendenti.