Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato  lo stato di agitazione e il blocco di tutti gli strumenti di flessibilità e straordinario dei lavoratori della Coop del Lazio. Da più di un anno le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda le strategie e il futuro dei Punti vendita del Lazio e ad oggi non hanno ricevuto nessuna risposta. I sindacati hanno dovuto apprendere a cose fatte il passaggio dell’Umbria e del Lazio nella NEWECO 3.0 ed, inoltre, dopo il consiglio di amministrazione effettuato nei giorni scorsi, sono cominciate a rincorrersi voci di possibili franchising o vendite che gettano ancora di più i lavoratori in uno stato di confusione e preoccupazione. “Chiediamo alla COOP di chiarire  nell’incontro già fissato per il prossimo 9 marzo a Firenze, il quadro generale di questi continui passaggi societari” affermano in un comunicato i sindacati, “e soprattutto cosa essi comportano in termini occupazionali e salariali per i lavoratori del Lazio che rappresentiamo.” I lavoratori della coop e le organizzazioni sindacali meritano trasparenza, correttezza e rispetto! No al franchising, no alla cancellazione della distintività della  cooperazione.