20 settembre 2012

Veneto: Spending Review – centinaia di lavoratori degli appalti hanno manifestato davanti alle prefetture e in Regione

A conclusione della giornata di mobilitazione dei lavoratori degli appalti delle Ulss, preoccupati per la tenuta del proprio posto di lavoro a fronte dei provvedimenti di spending review, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uiltrasporti del Veneto hanno incontrato il Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della V commissione, ed i capigruppo del Consiglio regionale.
“Nel corso del colloquio” affermano i sindacati “abbiamo fatto presente come il taglio del 5% su beni e servizi previsto dalla legge nazionale si sia tradotto nel Veneto in un taglio assai più consistente (anche fino al 25%) di ore e posti di lavoro soprattutto nei settori del pulimento e della ristorazione all’interno delle strutture sanitarie. “
Già alcune aziende hanno avviato procedure di mobilità per più di 200 lavoratori in Veneto, mentre altre hanno prospettato riduzioni del monte ore lavorativo attorno al 20% - 25%:
“Ciò determina” proseguono “una situazione fortemente preoccupante poiché inciderà in modo negativo su redditi già bassi (400-800 euro al mese) nelle fasce più deboli del mondo del lavoro e comporterà un abbassamento della qualità dei servizi ai cittadini.”
In particolare i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uiltrasporti hanno evidenziato come a fronte del taglio richiesto dal Governo, la Regione abbia operato non in base ad un’ analisi degli sprechi ed un attento monitoraggio della situazione, ma si sia limitata a produrre affrettate circolari indirizzate alle Ulss.
Al termine dell’incontro i rappresentanti del Consiglio regionale si sono impegnati a valutare la questione in un’apposita seduta della V Commissione Consiliare, sia in relazione alle disposizioni regionali che ai passi da compiere presso il Governo.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uiltrasporti resteranno ora in attesa di risposte positive a fronte dell’interessamento manifestato sia dal Consiglio regionale che da alcuni Prefetti ai quali nella mattinata si sono rivolte delegazioni sindacali.
Resta confermato lo stato di agitazione tra i lavoratori i quali non possono accettare che si scarichi sulle loro spalle un provvedimento di tagli indiscriminati.

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