3 agosto 2012


Vigilanza privata, si prosegue a Settembre


Dal 27 al 31 luglio si è tenuto il confronto con
Assiv/Cooperazione. Si è finalmente, affrontato il tema della "zona grigia", sulla base di contenuti presentati dalle controparti. La discussione ha prodotto un testo che, anche se per alcuni aspetti non ultimativo, delinea un’interessante e possibile soluzione, anche per la parte relativa alle attività di sicurezza.
“Si dovrebbe modificare il campo di applicazione del contratto Nazionale della Vigilanza Privata,” afferma Sabina Bigazzi della Filcams Cgil Nazionale “ricomprendendo anche i "servizi fiduciari", prevedendo per questi una parte speciale per quegli aspetti normativi che devono avere articolazioni specifiche (es. Individuazione delle attività, classificazione del personale, ecc.).”

Per quanto attiene i "servizi fiduciari" rimangono ancora alcuni temi importanti: il cambio appalto; il riconoscimento della 14° mensilità; la definizione della parte economica, che sarà proposta in maniera articolata, a settembre.

Per quanto riguarda la Vigilanza i temi ancora aperti, e che ancora fanno registrare grandi distanze, sono: classificazione del personale, orario di lavoro e parte economica.

La Filcams Cgil, oltre a ribadire la propria posizione sui punti critici della trattativa, ha anche evidenziato che considera il mese di settembre, come ultimativo per comprendere se vi sia la possibilità di giungere ad un accordo, sollecitando le controparti ad uscire dall'ambiguità.

“Rispetto a quanto avvenuto in questi giorni” prosegue Bigazzi “credo che si possa guardare con soddisfazione al lavoro svolto sulla " zona grigia", che potrebbe aprire quella prospettiva che auspichiamo ormai da anni. Tuttavia, è evidente che tutto è vincolato all'esito complessivo della trattativa, che ha ancora aspetti fondamentali su cui le distanze sembrano quasi incolmabili. Certamente la parte economica rappresenta, ad oggi, l'ostacolo più grande.”
Gli incontri programmati per settembre, segneranno un passaggio decisivo della trattativa, sia per le associazioni, da cui è attesa una proposta chiara; sia per la Filcams, chiamata a decidere se e come proseguire.

Dopo 6 mesi circa di interruzione, il 23 luglio scorso si è tenuto un incontro con
Federsicurezza, che ha prospettato alle organizzazioni sindacali un percorso assolutamente alternativo proponendo la recessione del contratto nazionale.
Non favorevole, la Filcams, che ha proposto di proseguire individuando i temi su cui intervenire, certamente non ad un "recesso consensuale". Il prossimo appuntamento è previsto per il 4 settembre.