«Abbiamo apprezzato la presenza di Schlein, perché ha confermato una vicinanza di vedute su molti temi. Con il Pd ora possiamo condividere le nostre battaglie, a cominciare dalla lotta alla precarietà e dai rinnovi contrattuali».
Deluso, invece, per l’assenza del presidente 5 stelle?
«Beh, è stata un’occasione persa per confrontarci. Peccato, l’avevamo invitato, ma aveva altri impegni. Sicuramente troveremo altri momenti di confronto nei prossimi mesi, c’è bisogno del contributo di tutti».
Pd e M5s sono pronti a scendere in piazza con voi nelle prossime settimane: c’è il rischio di un invasione di campo della politica?
«Non credo, le nostre piazze sono aperte a chi vuole mobilitarsi al nostro fianco, nel rispetto dei ruoli, fermo restando che sono manifestazioni sindacali. Nel confronto con questo governo, la situazione è talmente difficile che la priorità è quella di fare fronte comune, tra sindacati, partiti, associazioni: ora è fondamentale unire le forze».
Intanto, avete provato a derenzizzare la Leopolda…
«Non so se l’abbiamo derenzizzata, sicuramente abbiamo parlato di lavoro in modo diverso rispetto ad altre manifestazioni. E poi noi siamo i più titolati a farlo, visto che viviamo nei luoghi di lavoro. Comunque, abbiamo scelto la Leopolda perché è un luogo simbolo della Resistenza, dove valorosi operai si opposero ai nazifascisti con sabotaggi e furti di materiale bellico. Molto prima che arrivasse Renzi».