30 aprile 2014

1° maggio: Filcams, sciopero per dire no a liberalizzazione aperture commercio


“Noi vogliamo l'abolizione della liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali e il ritorno alla programmazione da parte degli enti locali, prevedendo una rotazione tra le diverse strutture. Scioperiamo il 1° maggio e se le cose non cambieranno torneremo a scioperare anche nelle altre festività” è quanto ha affermato Franco Martini, segretario generale della Filcams Cgil in un’intervista all’Adnkronos.

“La proclamazione dello sciopero per il 1° maggio, come anche quello già attuato lo scorso 25 aprile -attacca Martini- è coerente e in continuità con le iniziative che abbiamo portato avanti come Filcams e anche con gli altri sindacati. Non contestiamo l'apertura domenicale in generale, ma la liberalizzazione voluta dal governo Monti che ha portato il sistema a restare aperto in pratica 365 giorni all'anno”.

Per il sindacato, serve un ritorno al passato. “Noi condividevamo invece -spiega Martini- quanto prevedeva il decreto Bersani che assegnava a regioni ed enti locali la possibilità di stabilire una programmazione delle aperture, con la possibilità di una rotazione. E c'era anche la possibilità del confronto tra noi sindacati e le organizzazioni di categoria. In questo modo si riuscivano a garantire i servizi ai consumatori e allo stesso tempo anche la turnazione per i dipendenti dei negozi”.

“E accanto a noi nella nostra battaglia -conclude Martini- abbiamo tutte le organizzazioni dei commercianti, da Confcommercio a Confesercenti, mentre l'unica organizzazione datoriale che resta favorevole alla completa liberalizzazione è Federdistribuzione”.