Milano - Il corteo del 25 Aprile? Un`occasione anche per il commercio. Dopo essere partita da porta Venezia alle 14.3o, la manifestazione della Liberazione quest`anno passerà lungo un corso Vittorio Emanuele con le saracinesche in gran parte alzate. All`Anpi, l`associazione dei partigiani che promuove i festeggiamenti, non l`hanno presa bene. «La possibilità di festeggiare dovrebbe essere data a tutti», chiede Roberto Cenati, presidente Anpi Milano. Quella tra Anpi e negozi non è l`unica polemica. C`è anche uno scambio di stoccate all`interno dello stesso mondo del commercio.
Federdistribuzione, associazione che rappresenta super e ipermercati, con il suo presidente Giovanni Cobolli Gigli si è schierata in modo netto per l`apertura dei negozi. «Quando non ci sarà più la crisi allora potremo pensare di chiudere qualche giorno l`anno», ha detto nei giorni scorsi Cobolli. Un pensiero molto vicino a quello di Mario Resca, presidente di Confimprese: «In tempi di crisi e di cassa integrazione i negozi devono restare aperti anche nelle feste comandate. I posti di lavoro si salvano anche così».
Sia Federdistribuzione che Confimprese rappresentano punti vendita di grossa taglia. Tirata in ballo da Cobolli Gigli («Le rappresentanze del piccolo commercio dovrebbero spiegare ai propri associati che tenere aperto è l`unica strada»), Confcommercio risponde. «La normativa lombarda era già molto flessibile valuta Gianroberto Costa, segretario generale di Confcommercio Milano -. Ora ci chiediamo: la liberalizzazione non serviva ad aumentare redditività e consumi? Guardando la situazione delle imprese della grande distribuzione e le ore di cassa integrazione, non si direbbe. Gli altri Paesi hanno scelto, per affrontare la crisi, di ridurre gli orari: così si diminuiscono i costi fissi, e quindi si possono abbassare anche i prezzi». Dal canto suo la Filcams Cgil guidata a Milano da Graziella Carneri conferma lo sciopero per il 25 Aprile e il Primo maggio: «Tenere aperto in queste due giornate non salva i consumi». Che i negozi siano aperti o chiusi, domani il corteo della Liberazione arriverà in piazza del Duomo dove parleranno il presidente Anpi, Carlo Smuraglia, e la presidente della Camera Laura Boldrini. Saranno presenti (ma non interverranno dal palco) il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e i presidenti di Provincia e Regione, Guido Podestà e Roberto Maroni.