5 aprile 2012

Commercio - Contrari alle aperture nei giorni festivi - Scioperi in molte città italiane

Sono diverse le realtà territoriali dove in questi giorni la grande distribuzione organizzata alimentare e non alimentare sta diffondendo la notizia che i negozi resteranno aperti nelle giornate di Pasqua, Pasquetta, 25 Aprile e in alcuni casi anche il Primo Maggio.
Immediate le risposte delle organizzazioni sindacali che stanno proclamando giornate di sciopero e organizzando iniziative.
Così sarà in Toscana dove La Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Uiltucs Uil regionali hanno indetto lo sciopero dell’intera giornata per Pasqua, il Lunedì dell’Angelo, 25 Aprile e Primo Maggio.
“Ribadiamo la nostra contrarietà alla liberalizzazione degli orari commerciali previsti dall’art.31 del decreto legge Salva Italia e chiediamo il rispetto del significato e del valore sociale di queste festività” hanno affermato i sindacati.
Scioperano anche le lavoratrici e i lavoratori del commercio di Modena, che aggiungono tra le giornate in cui incroceranno le braccia, anche il prossimo 2 giugno: “Non ci sono ragioni della liberalizzazione del commercio perché non è assimilabile ad un servizio essenziale” affermano le organizzazioni sindacali territoriali le quali chiedono che “la competenza torni in capo a regione e comuni sviluppando in ogni territorio i necessari approfondimenti nei tavoli titolati.”
Lunedì 9 aprile a Sassuolo si terrà un breve presidio dei sindacati del commercio davanti alle strutture commerciali che hanno annunciato l’apertura in quella giornata. L’iniziativa si svolgerà dalle ore 9 alle ore 11, prima davanti a Panorama (via Archimede) poi a Esselunga (via Circonvallazione).
In Veneto i sindacati lanciano un appello a tutta la comunità, un invito a tenere chiuso nei giorni di festa: “Alle cittadine e ai cittadini, alle istituzioni, ai partiti politici, alla comunità religiosa di esprimersi per impedire queste aperture e alzare la voce perché prevalgano i valori che fanno di questo paese una comunità con una storia di lotte e conquiste per la libertà, per la democrazia, per il rispetto della religiosità.“
Nel Lazio i sindacati territoriali hanno inviato una lettera al Presidente della Regione e al Sindaco per richiedere un intervento contro le preannunciate aperture per le prossime festività di alcuni esercizi commerciali, che “contrasteremo, se necessario” hanno dichiarato “con eventuali scioperi”.
“Vampiro dello shopping non avrai il mio sangue!” è il titolo del volantino che sarà distribuito a Bergamo con il quale si chiede a cittadini e consumatori di non recarsi al centro commerciale nei giorni di festa: “Stiamo chiedendo con forza che i Centri commerciali, per senso di responsabilità sociale e morale, chiudano in queste feste.”
Anche le lavoratrici ed i lavoratori del Friuli Venezia Giulia lanciano un appello ai consumatori chiedendo di non recarsi al centro commerciale nei giorni di festa “ E’ davvero necessario “andare per negozi” il giorno di Pasqua e Pasquetta o il 1° Maggio ? non fare shopping di domenica ! libera dal lavoro le nostre domeniche!”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Milano, con una lettera, hanno chiesto alla grande distribuzione della città di tenere chiusi i negozi nei giorni di Pasqua, 25 Aprile e Primo Maggio: “In un contesto di deregolamentazione totale è importante trovare una mediazione socialmente sostenibile”, ed hanno proclamato lo sciopero nel caso in cui alcuni punti vendita non rispettino le chiusure festive.
Con una nota, la Filcams Cgil di Palermo invita i commercianti a non penalizzare le lavoratrici ed i lavoratori con le aperture festive.
Nelle Marche, le organizzazioni sindacali insieme all’Anci stanno lavorando per definire un atto di autoregolamentazione che limiti le aperture domenicali ed escluda le festività.