Una levata di scudi, una condanna unanime di Coop Estense. Non si è fatta attendere la reazione
degli altri interlocutori per le trattative sulle aperture domenicali dei supermercati dopo che il leader di mercato ha Tatto saltare il tavolo.Dopo l'apertura di Grandemilia; la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il "no" di
viale Virgilio a ogni ipotesi di autoregolamentazione assieme ad altre catene commerciali. Così ieri l'assessore Pini, i sindacati confederali, Licom e Confesercenti hanno condannato con parole severe il comportamento dei dirigenti cooperativi. «Nessuna impresa che vuole aprire tutte le domeniche – attaccano Cgil, Cisl e Uil - ha in
programma di assumere lavoratori. I bisogni di personale arriveranno dalla flessibilità interna, ovvero da quella manodopera femminile sempre più precaria che già deve fare i salti mortali per conciliare lavoro e famiglia. Forse che la domenica sono aperti gli asili? i costi delle aperture festive li sosterranno lavoratori; il riposo domenicale
per la famiglia e il rispetto delle funzioni religiose sarà un lusso. Già ora si preannunciano dimissioni,
di lavoratrici con figli che non hanno alle spalle una rete familiare che consenta di conciliare lavoro e vita privata».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Confesercenti: «Gli ultimi provvedimenti spiega una nota non hanno uguali
nella Ue e favoriscono solo i colossi a danno degli operatori più piccoli. E necessario riportare le scelte sulle aperture in sede regionale e locale per non danneggiare il territorio». «Coop ha la maggioranza assoluta del me reato - sottolinea Rita Cavalieri, presidente Licom – Appoggiamo la richiesta del Comune di turni equlibrati». Da parte sua Coop Estense rifiuta di stare sul banco degli imputati. «Veniamo accusati di essere arroganti e prepotenti ragiona Massimo Ferrari, direttore Pianificazione e Controllo della società - perché andiamo avanti per la nostra strada, offrendo ai modenesi altre opportunità di consumo. Tanto per cominciare non intendiamo aprire nelle feste comandate e quanto alle aperture intendiamo tenerci il mese di febbraio come test per valutare cosa faremo nei mesi successivi. Quindi
resterà aperto il Grandemilia tutte le domeniche dalle 9 alle 21, i Portali resteranno chiusi e i Gelsi, in via Vignolese, saranno aperti solo la mattina dalle 9 alle 13.30. Qual'è dunque la nostra colpa? Quella di offrire nostri punti vendita, due in città, di fronte a un concorrente come Esselunga che non si è mai seduto a discutere con nessuno e che tira dritto con le sue aperture domenicali. È vero, ci sono problemi di forze e risorse per i negozi dei centri commerciali.
Bene, discuteremo con i privati, per concordare le aperture, magari nei periodi che sono per loro più interessanti come i saldi. Se poi vorranno tener chiuso non abbiamo intenzione di scatenare guerre legali, perchè siamo consapevoli della durezza della crisi». E Conad? La Rotonda resta ChhiSa sino al 19, poi terrà aperto sino a 'Pasqua, prima di prendere
decisioni definitive. L'assessore Pini, nell'attesa dell'incontro Governo-Regioni, chiede a tutti di escludere comunque
dalle aperture festive dieci festività nazionale e religiose, ma di chiudere i centri alla Bruciata nelle date più affollate
per Skipass. In più chiede di incrementare le aperture nei mesi meno appetibili come luglio e agosto.