«Quella delle liberalizzazioni è una grande beffa, vincono le corporazioni e perde chi lavora nel commercio, con buona pace dell`equità». Così Franco Martini, segretario Filcams Cgil, sulla liberalizzazione degli orari commerciali, praticamente l`unica che il governo è stato in grado di varare: «Con gli obiettivi della manovra non c`entra nulla Le previsioni sui consumi sono molto negative anche per il 2012, perché è il reddito che manca alle famiglie, non la carenza del servizio distributivo. L`unico effetto sarà peggiorare le condizioni dei dipendenti, prevalentemente donne». Per Martini, non aumenterà nemmeno l`occupazione, «ma solo flessibilità e precarietà del lavoro, come già dimostrato», perché «aprire le domeniche e i giorni di festa presenta un costo aggiuntivo per le aziende» che, non compensato dalla crescita dei consumi, si rifletterà nella compressione del costo del lavoro. Altro punto: la manovra è altrettanto negativa dove liberalizza la possibilità di aprire nuove attività: «Vincono gli interessi che ruotano attorno allo sviluppo indiscriminato dei grandi formati distributivi». Infine, «le liberalizzazioni - chiude Martini - sono ispirate ad un modello di consumo poco sostenibile, sprecando l`occasione offerta dalla crisi per ripensare modelli e stili di vita e di consumo».?