23 marzo 2012


Liberalizzazioni commercio: approvato alla camera un ordine del giorno sul riposo domenicale

Nell’ambito dell’approvazione del decreto sulle liberalizzazioni, è stato presentato il 22 marzo scorso da un gruppo di deputati appartenenti a differenti gruppi politici, un ordine del giorno sul riposo domenicale.
L’ordine del giorno impegna il governo, in sede di applicazione delle norme dello stesso decreto, a garantire il riposo domenicale - fatte salve le deroghe costituite dai servizi pubblici essenziali, dalle attività di ristorazione e di intrattenimento -, a prevedere la volontarietà del lavoro domenicale, e a non far derivare effetti pregiudizievoli per il lavoratore che scelga di non prestare la sua opera di domenica.

“Un atto interessante per il settore del commercio, che rimette al centro della politica le lavoratrici e i lavoratori, richiamando il profilo della dignità del lavoro “ è il commento a caldo di Franco Martini segretario generale della Filcams, categoria della Cgil da tempo impegnata in un battaglia contro la totale liberalizzazione degli orari e delle aperture commerciali.
“Abbiamo più volte manifestato la nostra contrarietà al decreto che ha reso possibile, nel commercio, l’apertura indiscriminata senza più limiti e regole, e proprio le critiche avanzate, più volte, dalla Filcams Cgil sono state accolte nella stessa premessa dell’ordine del giorno”.
Tra le premesse infatti viene esplicitato che, “come dimostrato dalle parti sociali, l’estensione del lavoro domenicale non ha incrementato i consumi, ha indotto a turni di lavoro sempre meno dignitosi, senza far corrispondere a ciò un apprezzabile aumento delle retribuzioni, ha fatto aumentare i costi di gestione, ha provocato problemi di tenuta all’interno delle famiglie. Né il riposo domenicale appare compensabile con il riposo in altro giorno della settimana, poiché ciò si oppone alla scansione naturale del ritmo della prestazione e alle esigenze di vita familiare.”

Secondo Martini “è un primo segnale positivo, che sarà accolto con favore soprattutto dai dipendenti del settore, al momento costretti a turni estenuanti, spesso non programmati, e che consentono raramente di avere domeniche libere.”
“Continueremo a sostenere le lavoratrici ed i lavoratori del settore per far in modo che il contenuto del provvedimento si traduca concretamente in una nuova contrattazione."
Nei prossimi giorni le segreterie nazionali dei sindacati valuteranno le iniziative opportune per far si che tale ordine del giorno, assunto dal Governo, posso produrre le necessarie correzioni in fase di attuazione del decreto sulle liberalizzazioni.