7 febbraio 2012


Liberalizzazioni commercio: Filcams Cgil Sardegna, la Regione si riprenda la propria autonomia

La liberalizzazione dell’apertura di negozi e supermercati non incrementerà i consumi, non migliorerà il servizio e non aumenterà l’occupazione. Si tradurrà, invece, in una penalizzazione per le piccole imprese e in un peggioramento delle condizioni dei lavoratori”. È quanto afferma Simona Fanzecco segretaria della Filcams Cgil Sardegna, che invita la Regione a riprendersi la propria autonomia in questo settore: “Auspichiamo che anche in Sardegna venga assunta una ferma posizione nei confronti di un provvedimento che, di fatto, ha esautorato le amministrazioni locali dalla possibilità di decidere, coinvolgendo parti sociali e associazioni imprenditoriali”.

“Occorrerebbe interrogarsi sulle ragioni del calo dei consumi, perché l’unico strumento per ridare impulso all’economia sta nel riconsegnare potere d’acquisto a pensioni e retribuzioni” prosegue Simona Fanzecco. “Il tema vero è che le famiglie non arrivano alla seconda settimana del mese
, figuriamoci se sono interessate a spendere negli orari più disparati”.
“Il rischio” prosegue “è che, oltre a non creare nuove occasioni di lavoro, le liberalizzazioni “alimentino il precariato e il lavoro part-time e determinato, fino all’utilizzo di svariate forme di contratti che negano ogni tutela ai lavoratori. A ciò si aggiunge un sicuro peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli addetti, per la maggioranza donne“.