3/3/2025 ore: 14:58

Feltrinelli/Finlibri, nessun passo avanti nella trattativa per il rinnovo del Contratto integrativo: confermato lo sciopero

I sindacati: “L'azienda non vuole trovare soluzioni. Senza risposte concrete la protesta continua”

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Roma, 3 marzo 2025 - Nessun avanzamento concreto nella trattativa per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale (CIA) applicato agli oltre 1.200 dipendenti di Feltrinelli e Finlibri. È questo l’esito dell’incontro del 28 febbraio tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione della catena di librerie. Per questo i sindacati confermano il pacchetto di 8 ore di sciopero da gestire a livello territoriale. La mobilitazione segue la proclamazione dello stato di agitazione attivato nei mesi scorsi.

“A fronte di una disponibilità solo formale al dialogo, l’azienda continua a non offrire soluzioni concrete sui temi fondamentali della trattativa”, affermano i sindacati. “Nonostante le nostre ripetute richieste, non sono stati fatti passi avanti su questioni essenziali per le lavoratrici e i lavoratori.” Per i Buoni pasto, l’incremento, dilazionato in tre anni, è del tutto insufficiente rispetto all’aumento del costo della vita e penalizzante per il personale. Il Premio di risultato: resta poco chiaro e non adeguatamente calibrato sull’impegno reale dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile questa situazione, in cui il confronto procede senza alcun avanzamento sostanziale e senza un’effettiva volontà aziendale di trovare soluzioni concrete per il rinnovo del CIA. Confermato dunque lo stato di mobilitazione e il pacchetto di 8 ore di sciopero già preventivamente dichiarato, che sarà gestito a livello territoriale per garantire la massima incisività dell’azione di protesta.

Nel 2025 Feltrinelli celebra il suo 70° anniversario, ma questa ricorrenza rischia di essere solo un’operazione di facciata se l’azienda continua a ignorare i diritti e le richieste di chi, ogni giorno, ne garantisce il funzionamento con il proprio lavoro. Non si può festeggiare la propria storia dimenticando chi la rende possibile.

“Non possiamo accettare che il confronto si trascini senza reali passi avanti. Se non ci saranno risposte concrete, la mobilitazione proseguirà con ulteriori iniziative di protesta”, dichiarano Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs. Le organizzazioni sindacali invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori a restare uniti e mobilitati per difendere i propri diritti e ottenere un accordo equo e dignitoso.