4/5/2006 ore: 11:24
Inail: meno morti sul lavoro
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Ma ? polemica con Anmil e sindacati L’Inail dice che le morti sul lavoro sono calate del 10% in un anno. Si stenta a crederlo. Se proiettato su un decennio il dato porterebbe ad azzerare le morti bianche, gran bella cosa, ma ? possibile? I sindacati mostrano scetticismo e ancor pi? incredula ? l’Anmil, l’associazione degli infortunati sul lavoro. Innanzitutto va detto che seppur in miglioramento il quadro tratteggiato dall’Inail resta gravissimo, perch? i morti sul lavoro sono pi? di 3 al giorno, 1200 l’anno, 17 milioni le ore di lavoro che si perdono. Nel corso del 2005 gli incidenti sul lavoro sono stati complessivamente 939.460, in calo del 2,8% rispetto al 2004, mentre i casi mortali accertati sono 1.195 in calo, appunto, del 10%. La cifra colpisce se non altro perch? non risultano nel mondo del lavoro trasformazioni tali da giustificare un’inversione di tendenza di questa portata. L’Istituto fa tuttavia notare che il dato ? ?parziale?, provvisorio, che occorre attendere per quello definitivo. Per? ? ?realistico? aspettarsi per il 2005 un numero di morti bianche inferiore a quello del 2004 (1.328 i morti sul lavoro), probabilmente al di sotto dei 1.300 casi. Illusione, ?ottimismo ingiustificato? per il presidente dell’Anmil Pietro Mercandelli che in polemica con l’Inail fa notare che poi ogni anno a consuntivo i dati vengono rivisti al rialzo (magari lontano dai riflettori). Un altro elemento di analisi lo introduce la Cgil che con la segretaria confederale Paola Agnello Modica sostiene la necessit? di prendere in considerazione la malattie professionali e le morti che ne derivano. Poi c’? il lavoro nero, la sua alta incidenza: perch? se qualcosa ? aumentato nel mercato del lavoro in questi anni ? proprio il sommerso. Il presidente dell’Inail, Vincenzo Mungari ha calcolato in circa 28 miliardi di euro il danno economico procurato dagli infortuni sul lavoro. Per quanto riguarda i settori, la ripartizione vede l’industria con 318.909 infortuni totali, 518 dei quali mortali; l’edilizia con 99.837 incidenti, 253 mortali). Nei servizi gli incidenti sono stati 335.378, 434 dei quali mortali, mentre in agricoltura si sono registrati 66.220 infortuni, di cui 126 mortali. Tra i dipendenti pubblici gli infortuni sono stati 28.371, 13 dei quali mortali. Le donne rappresentano un quarto degli infortunati; pi? alta della media ? invece la percentuale di incidenti (soprattutto mortali) che coinvolgono i lavoratori non comunitari, con 132 morti accertate nel 2005 e 113.553 infortuni complessivi. Per i lavoratori atipici il dato ? in crescita, del resto lo ? anche il loro numero: nel 2005, a fronte di un milione di parasubordinati assicurati all’Inail (+10% sul 2003), gli incidenti complessivi sono stati 7.678 (+8%). |