La Filcams Cgil e la sfida per le nuove frontiere per l’inclusione
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Una sfida per il futuro Includere le lavoratrici e i lavoratori ai margini del mercato del lavoro, avviare innovativi percorsi di contrattazione per coinvolgere chi spesso, nei nostri settori, resta escluso. È questo l’impegno che l’Assemblea generale della Filcams Cgil ha assunto alla fine della due giorni di Torino: The New Order. Con una nuova modalità di dibattito, una discussione informale, aperta, rivolta all’approfondimento dei tematichedalla legalità all’ organizzazione del lavoro, funzionari, delegati, esperti di settore con il contributo dei dipartimenti della CGIL Nazionale si sono confrontati per analizzare i cambiamenti del lavoro e ricercare strumenti da utilizzare nella contrattazione. “Abbiamo voluto sperimentare una nuova forma di confronto per ascoltare la voce dei lavoratori e di esterni esperti dei nostri settori che ci aiutino ad affrontare i mutamenti avvenuti negli anni della crisi economica e individuare una nuova strategia di azione sindacale” afferma Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams Cgil.” “Più di 2milioni e mezzo di lavoratori dei nostri settori sono senza contratto nazionale di riferimento, e non avere un contratto vuole dire essere senza tutele, senza regole e senza i giusti riconoscimenti salariali” prosegue Gabrielli. “Diventa prioritario per noi trovare forme di contrattazione che possano dare risposte alla folta platea che rappresentiamo e vogliamo rappresentare ”. In questo quadro, centrale resta il tema dell’inclusione in un mondo del lavoro sempre più “terziarizzato” e non sempre questa condizione risponde ad una innovazione soprattutto positiva delle prospettive e delle condizioni di lavoro. La contrattazione che conoscevamo oggi non c’è più, “oggi prevalgono le figure e i contratti cosiddetti ‘destrutturati’, si è allargata la precarietà, il contratto a tempo indeterminato non è più prevalente” ha affermato Franco Martini, segretario confederale della Cgil, “la sfida è andare oltre i confini, rovesciare le certezze della tradizione e rifiutare gli approcci dogmatici”. “Siamo pronti ad accettare la sfida” conclude la segretaria generale, “vogliamo farci promotori di un cambiamento ormai necessario, un processo innovativo che metta in campo sinergie e nuove forme di collaborazione anche dentro la nostra stessa organizzazione, compreso i nuovi strumenti e modalità di comunicazione”. Tra il dire e il fare, la Filcams preferisce il fare.