7/6/2006 ore: 2:00

TURISMO CONFCOMMERCIO, Piattaforma rinnovo CCNL 07/06/2006

Contenuti associati

Piattaforma Rinnovo CCNL Turismo


Premessa


Il rinnovo del CCNL del Turismo rappresenta una occasione importante per le parti di sviluppare un più avanzato confronto sia sulle politiche di settore che sulle politiche contrattuali di categoria.
Il turismo ha attraversato una fase difficile dovuta all’influenza di molteplici fattori tra i quali figurano: la guerra, gli attacchi terroristici, la Sars, Tsunami e Uragani che colpiscono il nord e sud del mondo. Sciagure per l’umanità che hanno effetti devastanti sul turismo.
Tutto ciò, assieme alla crisi economica, comporta una minor propensione a viaggiare, ma il turismo è uno strumento che favorisce la pace mondiale e può continuare ad esserlo anche per il futuro.
Il settore del turismo rappresenta un’opportunità non trascurabile per l’economia nazionale in un momento di ristagno e diminuzione dei consumi. E’ indubbio che esso, supportato da adeguate politiche, possa divenire un importante volano per lo sviluppo economico e sociale.
Il dato economico dal quale si evince l’importanza del settore come una delle risorse principali per il Paese è il fatturato delle attività turistiche che è pari al 12% del P.I.L. e dà occupazione al 12,5% della forza lavoro.
A questo quadro confortante non si accompagna però alcuna proposta di Governance in termini nazionali, mentre è prioritario affrontare con impegno le problematiche inerenti il quadro istituzionale di riferimento, dando il giusto rilievo alla competenza delle Regioni, senza perdere di vista il necessario coordinamento a livello centrale.
In altri termini, occorre lavorare sui due livelli: nazionale e regionale –tenendo ben presente quello europeo- con l’obiettivo di avviare un processo di concertazione a tutti i livelli per politiche integrate e specifiche sul territorio che mettano insieme tutti i fattori che incidono sulle caratteristiche dell’offerta turistica, puntando sulla qualità e sulle opportunità che offre il nostro Paese.
Una politica oculata che dia risalto al tema della destagionalizzazione dell’offerta turistica, e un programma di marketing accurato e ad ampio raggio, appaiono un’opportunità da non trascurare per il rilancio del settore.
Occorre, dunque, proseguire con convinzione su questa strada promuovendo l’interazione tra Regioni e Enti locali attraverso la creazione dei Sistemi turistici locali, intesi come contesti turistici omogenei caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali, ecc. al fine di assicurare un approccio integrato alla gestione del territorio.

Contemporaneamente dovranno essere sviluppati e stabilizzati i tavoli di confronto costituiti sulle tematiche di settore a livello istituzionale sia presso il Ministero per le Attività produttive e presso il Ministero del Welfare, che ai singoli livelli regionali per affrontare in particolare:
    regole degli appalti;
    regole delle attività in concessione;
    lotta al lavoro nero e sommerso;
    sostegno al reddito e previdenza obbligatoria in relazione al lavoro flessibile e/o stagionale;
    classificazione alberghiera;
    validazione del CCNL;
    valorizzazione e sistema classificatorio delle figure professionali
Il sistema delle relazioni sindacali stabilito dal contratto dovrà essere sempre più consolidato ai vari livelli, la cui istituzionalizzazione rappresenta un importante passo verso il rafforzamento del sistema. Così come e’ necessario il recepimento dei risultati del Dialogo Sociale raggiunti con HOTREC e FERCO. Il Dialogo Sociale europeo deve compiere un salto qualitativo nell’elaborare politiche innovative.
Occorre quindi sviluppare un vero confronto sugli aspetti economici e sociali del turismo, particolarmente rivolti all’occupazione, alle qualifiche ed alle condizioni di lavoro.
Occorre lavorare inoltre sul miglioramento del riconoscimento transnazionale delle qualifiche e la mobilità nel turismo nonché per la costruzione del passaporto europeo delle qualifiche come risposta efficace per facilitare la mobilità dei lavoratori. Noi siamo per uno sviluppo sostenibile del turismo:
    sostenibile per l'ambiente,
    sostenibile per l'economia del territorio con un’equa distribuzione dei profitti fra la popolazione ospitante,
    sostenibile per le persone che lavorano nel turismo e nella catena dei fornitori

Inoltre noi siamo per un turismo responsabile:
    che lasci tracce di scambio culturale;

    che lasci risorse economiche equamente distribuite nella società che ospita; un turista consapevole che se ne torni con ricordi, immagini ed emozioni

    imprese turistiche socialmente responsabili e che accettino un controllo di parte terza

    della responsabilità dichiarata, dei codici etici adottati e che privilegino il confronto preventivo con il Sindacato

Relazioni sindacali

Il modello contrattuale vigente nel CCNL Turismo è valido nel suo impianto complessivo anche se ancora non è praticato in modo generalizzato.
Occorre, quindi, continuare nella direzione della valorizzazione del secondo livello di contrattazione, con particolare riferimento a quello territoriale. (verifica degli indicatori introdotti nell’ultimo rinnovo). Così come è indispensabile vincolare le aziende al rispetto integrale della contrattazione nazionale ed integrativa dando piena applicazione all’Art. 10 della legge 30.

Nel confronto negoziale occorre stabilire:
    regole certe per l’esercizio della contrattazione e per il superamento delle difficoltà nel sistema di relazioni sindacali che spesso si verificano a livello decentrato. E’ perciò necessaria una procedura che responsabilizzi le controparti sulla realizzazione della contrattazione a partire da verifiche semestrali nazionali e regionali;
    contrattazione integrativa in relazione alla flessibilità ed ai mercati del lavoro locali.
    attivazione degli strumenti di rilevazione e monitoraggio delle dinamiche del settore e del suo andamento, tramite gli enti bilaterali.
    rimando al 2° livello per specifiche competenze in materia di: mercato del lavoro, organizzazione del lavoro ( incluso l’inserimento di qualifiche non previste dalla classificazione del CCNL ), orario e flessibilità ( incluse le riduzioni e i regimi di orario ). Nonché per le azioni a favore delle lavoratrici ( a partire dalla legge sulle pari opportunità ) ed a tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori.
Diritti sindacali

    Considerata la complessità del settore e le difficoltà inerenti all’esercizio dei diritti sindacali e’ necessario introdurre la sperimentazione di un sistema di monte ore di permessi sindacali anche con meccanismi di mutualizzazione.
    Per quanto riguarda i dirigenti sindacali e’ necessario, oltre ad inserire nel CCNL la dicitura RSU/RSA ( da finalizzare alla certezza dell’esercizio dei diritti). Prevedere l’aumento e la cumulabilità dei permessi per i componenti di più organismi e prevedere nelle Aziende con più di 50 dipendenti la fruizione di un maggior monte ore di permessi sindacali, fermo restando il diritto minimo oggi già previsto per le altre aziende.

    Diritti di Parità


    Procedere ad una revisione e ad una messa a punto degli strumenti contrattuali per la parità (pari opportunità, azioni positive) per una loro attivazione effettiva.

    Prevedere azioni formative dedicate, per favorire le pari opportunità, azioni positive, ecc.



    Diritti e Tutele
    Diritto allo studio: permessi retribuiti per la preparazione degli esami e per consentire la frequenza.
    Allargamento della fruizione delle 150 ore per la frequenza scolastica di ogni ordine e grado.
    Corrette modalità di approccio ai temi della disabilità, sia in quanto accoglienza di tali clienti sia nell’assunzione dei lavoratori disabili, la loro integrazione nell'intera organizzazione aziendale e il loro trattamento.
    L'esercizio dei diritti di informazione in merito alle diverse opzioni utilizzate per l'inserimento lavorativo.

    Definizione di un meccanismo che renda esigibile il consolidamento delle prestazioni supplementari dei Part-time.

    Regole per allargare e facilitare l’uso della precedenza dei Contratti a Termine

    Regolamentare l’utilizzo, in rapporto alle qualità dei permessi fruibili per motivi familiari in caso di comprovata disgrazia ( art.114 ).

    Separazione della malattia dall’infortunio. Pagamento del 100% della retribuzione dal 1 gg. Sia per la malattia che per l’infortunio in tutti i comparti.

    Lavoratori stranieri: norme specifiche che migliorino la loro fruizione del diritto allo studio dei permessi e delle ferie.

    Definizione di una regolamentazione per la fruizione del part-time post maternità per le lavoratrici Full time

    Bilateralità


    Il tavolo di trattativa unico per i 4 CCNL del turismo rimane un obiettivo difficile a causa della competizione delle controparti, rimane nostro obiettivo, anche ponendosi come passaggio l’unicità di alcuni strumenti settoriali, quale la costruzione di un unico sistema di bilateralità.
    Consolidare il ruolo degli Enti Bilaterali territoriali attraverso una rete degli stessi e promovendo l’adozione di standard minimi comuni di servizi in relazione alle attività individuate dalla contrattazione collettiva.
    Al fine di garantire la stabilità dell’occupazione e adeguare i contenuti della formazione alle richieste del mondo del lavoro è importante :
      istituire un Osservatorio del lavoro nel Turismo in grado di raccogliere e distribuire informazioni sull’andamento del settore ;
      Potenziamento del sostegno al reddito;
      valorizzare il ruolo degli enti bilaterali in relazione all’attività dei fondi interprofessionali di formazione continua;
      creazione di strumenti idonei per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro nel turismo;
      realizzazione di specifiche iniziative sulla formazione continua nel turismo;
      organizzare il funzionamento degli Enti anche come sportelli per i servizi di previdenza e assistenza complementare e formazione continua;
      valorizzare e rendere sempre più operative le Commissioni paritetiche di conciliazione e arbitrato.
    Occorre rilanciare i compiti delle commissioni paritetiche già previste dal DL. 80/97 e successive modifiche e dalla contrattazione attraverso interpretazioni ed applicazioni di norme contrattuali ai livelli di competenza.


    Valorizzazione della Professionalità

    La formazione professionale è un passaggio e una pre-condizione determinante per la qualità dello sviluppo turistico.
    Per il settore del turismo è indispensabile far crescere un sistema formativo permanente finalizzato alla preparazione e all’aggiornamento degli addetti alle attività turistiche.

    Una politica del lavoro lungimirante non può dimenticare il legame indissolubile che unisce la formazione all’occupazione.
    In questo senso è fondamentale che i fondi interprofessionali e gli Enti Bilaterali comprendano le richieste del mercato e organizzino percorsi adeguati in grado di colmare la distanza esistente tra i due mondi, permettendo così alla formazione di arrivare al suo sbocco naturale: il mondo del lavoro.
    Sarà necessario individuare, altresì, percorsi da raccordare con le competenze degli Enti locali in materia di formazione professionale.

    Occorre altresì sviluppare ulteriormente la formazione al ruolo dei Rappresentanti Lavoratori alla Sicurezza.

    La contrattazione collettiva avrà un compito sempre più importante per legare i processi di formazione allo sviluppo della professionalità, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti bilaterali esistenti.

    Sviluppare il ruolo della contrattazione in relazione a: IFTS, UFC, occupabilità e riqualificazione.

    I mutamenti del mercato del lavoro nel contesto di un settore sempre più globale evidenziano la necessità per i lavoratori del settore al fine di rimanere nel mercato del lavoro dell’affinamento costante della professionalità attraverso i processi di formazione succitati. Non vi è stato finora un adeguato riconoscimento dei mutamenti professionali legati alle profonde trasformazioni delle figure professionali sia per i processi di ristrutturazione avvenuti ed in corso, che per i processi di differenziazione e/o di concentrazione su specifiche tipologie di servizi, si ritiene necessario modificare la scala parametrale e il sistema di classificazione professionale in linea con le esigenze espresse. Anche con l’obiettivo di costruire una dinamica professionale legata ai processi formativi ed alle modifiche all’organizzazione del lavoro sia in termini complessivi che con il riconoscimento di specifiche e singole professionalità.

    Terziarizzazioni

    Sviluppare un confronto documentato ed un sistema di regole al fine di evitare sistemi di appalto/terziarizzazione di singoli cicli lavorativi, considerando i sistemi di organizzazione del lavoro nel loro complesso. Escludendo attività non ricorrenti normalmente nel ciclo e nell’organizzazione dell’impresa.
    Nel quadro della nostra volontà di rivedere, a livello istituzionale, gli istituti della cessione del ramo d’impresa, dell’associazione in partecipazione, del socio lavoratore così come l’eliminazione di istituti quali lo Staff-leasing.

    Stagionalità

    La stagionalità nel turismo è un fenomeno in larga parte strutturale, viste le caratteristiche del prodotto offerto.
    Dal momento che la risorsa umana ha un peso rilevante e un ruolo strategico nel turismo, non potremo avere un’offerta di qualità se non saremo in condizione di disporre di una manodopera fortemente motivata ad operare nel turismo e conseguentemente disposta ad investire sul proprio futuro professionale nel settore, attraverso la formazione e attraverso un percorso di crescita che è realisticamente possibile solo se il turismo è in grado di garantire continuità e stabilita d’impiego.
    Nell’ambito del sistema di Contrattazione per i lavoratori stagionali occorre affrontare:

    erogazioni salariale in relazione ai premi di risultato ed ai premi di stagionalità;
    individuazione di quote salariali anche tramite la bilateralità, es: scatti ecc;
    formazione per i lavoratori stagionali e relative modalità di attuazione;

    Occorre avviare un confronto sia istituzionale che contrattuale per la destagionalizzazione:

    recupero pieno dell’accesso agli strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensioni, in particolare nell’alberghiero e nelle mense scolastiche. Sia a livello istituzionale che utilizzando ai fini retributivi e contributivi: i periodi di ferie, i permessi, le rol nonché i recuperi dell’orario supplementare e straordinario, previo confronto sindacale e su richiesta del lavoratore;
    al fine di estendere la previdenza obbligatoria al lavoro flessibile ( in particolare lavoratori Part. Time ) e/o stagionale è necessario sviluppare un iniziativa - nei confronti dei ministeri interessati - al fine di riconoscere utili i periodi di non impiego ai fini previdenziali e assistenziali;
    costruire e/o generalizzare forme di contratto stagionale a tempo indeterminato;



    Quadri

    Inserire nell’apposito capitolo “Quadri” la regolamentazione completa dei seguenti aspetti:
      Assistenza Integrativa (Quas)
      Formazione continua
      Aggiornamento professionale
      Trattamento per mobilità e trasferimento
      Assicurazione responsabilità civile verso terzi

    Aziende in concessione

    L'esperienza fatta nel corso dei mesi passati ha reso evidente che la soluzione relativa al cambio di concessione introdotta nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Turismo, ha previsto importante regole comuni, ma non è ancora adeguata alle esigenze. Il CCNL è chiamato a regolare meglio questa tematica, prevedendo una parte speciale, verso la definizione di regole comuni tese a garantire le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti sulla rete autostradale e non solo in occasione dei cambi di concessione. Tale regolamentazione va estesa a tutte le concessioni es. stazioni, aeroporti

    Sistema Appalti

    La pratica degli appalti in base al solo criterio del prezzo comporta delle conseguenze negative sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro degli addetti del settore.

    In occasione della sessione plenaria del Dialogo Sociale EFFAT/FERCO, tenutasi a Bruxelles il 9 marzo 2005, è stata presentata la guida alla scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
    La Guida è indispensabile per gli enti appaltanti per conoscere come selezionare i fornitori che siano in grado di garantire qualità ad un prezzo vantaggioso piuttosto che accontentarsi dell’offerta più bassa.

    In virtù di ciò si ritiene opportuno chiedere l’attivazione di un confronto istituzionale con Governo, Regioni e Enti Locali per rendere operativa la guida.

    Occorre recepire nel CCNL il nuovo protocollo sugli appalti.

    Inoltre il CCNL dovrà indicare:

    Compiti e funzioni che dovrà svolgere l’ente bilaterale in termini di: elenco delle imprese che applicano il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di settore; qualificazione e riqualificazione professionale; monitoraggio dell’applicazione della guida.


    Previdenza Complementare

    Facendo seguito alle intese contrattuali sottoscritte nel settore, occorre rilanciare la diffusione e le adesioni al sistema di previdenza complementare.

    Per favorire ulteriormente la diffusione di tale istituto e’ necessario sviluppare anche il ruolo della bilateralità verso un sistema di servizi in accordo con i fondi di previdenza di categoria.

      Si chiede l’aumento al 2 % della quota a carico delle aziende.
    Assistenza Integrativa


    Facendo seguito alle intese contrattuali sottoscritte nel settore, occorre rilanciare l’Assistenza integrativa.

    Per favorire ulteriormente la diffusione di tale istituto e’ necessario sviluppare anche il ruolo della bilateralità.
    Si chiede l’aumento di euro 8 della quota a carico delle aziende.


    Struttura e dinamica salariale

    Revisione e rivalutazione del sistema delle indennità e delle maggiorazione, incluso il lavoro supplementare.

    Ridefinizione della scala parametrale, anche in relazione a quanto previsto in piattaforma nel capitolo valorizzazione della professionalità.

    Si rende necessario stabilire un incremento salariale al fine di realizzare il miglioramento dei trattamenti economici e normativi dei lavoratori secondo i principi e le norme contenuti nel Protocollo 23 luglio 1993.
    L’aumento retributivo sarà stabilito sulla base: del recupero dell’inflazione reale relativa al periodo 2004/2005, dell’inflazione reale e sulla base dell’inflazione concordata tra le parti.