13/10/2022 ore: 14:32

Amazon, aumentano le retribuzioni, i buoni pasto, i contributi welfare

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Si è conclusa con un accordo importante per le migliaia di lavoratrici e lavoratori, la trattativa con Amazon Italia per l’aumento delle retribuzioni, dei buoni pasto e l’erogazione di bonus welfare.


I punti su cui è stato trovato l’accordo sono:

•             retribuzione che avrà un aumento del 2% lordo a partire dal mese di ottobre (busta paga di novembre)

•             ticket pasto che passerà da 5 a 7 € a partire dal 1 gennaio 2023

•             Sarà messa a disposizione una cifra netta di 500 € di welfare (quindi da attivarsi su un portale e tramutabile in buoni benzina, buoni spesa e similari) da acquisire e spendere entro il 31 dicembre del 2022 per ognuno dei lavoratori a tempo indeterminato. Cifre riproporzionate fino ad un massimo di 500 € anche per i lavoratori somministrati purché in forza da almeno il 15 ottobre 2022.


Esprimono soddisfazione le rappresentanze sindacali del polo di Castel San Giovanni (Piacenza) dove, unico sito Amazon in Italia, viene applicato il contratto del commercio invece che della logistica e trasporti e dove è stata eletta l’unica rappresentanza RSU tra tutti i siti produttivi italiani.


“I lavoratori del piacentino – dichiarano i sindacati in un comunicato unitario – lo scorso giugno avevano ribadito lo stato di agitazione ritenendo insufficienti le offerte aziendali e rivendicando la necessità di avere un tavolo di trattativa per il Commercio in luogo del tentativo di Amazon di far ricadere su Castel San Giovanni le risultanti di trattative cui non avevano partecipato i propri rappresentanti eletti. Riteniamo che la fermezza dei lavoratori di Castel San Giovanni abbia aiutato Amazon a comprendere che, in un momento difficile come questo ed a fronte dei notevoli profitti realizzati negli ultimi 3 anni, era necessario quanto meno aggiungere un intervento welfare immediato e consistente, così come precedentemente era stato richiesto numerose volte da Sindacati e RSU del sito piacentino già a partire dall'inizio del 2022”.


Un ulteriore elemento di soddisfazione lo esplicita Alberto Zucconi, che per Filcams Cgil Piacenza ha seguito direttamente la trattativa.

“Dopo le numerose azioni di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori piacentini – dice – che rivendicavano correttamente di avere un tavolo di trattativa per il Commercio al pari di quello già insediato per il Trasporto e Logistica, Amazon ha finalmente riconosciuto ufficialmente come interlocutori anche i Sindacati e le RSU di Castel San Giovanni”.

In un primo momento i dipendenti Amazon avevano ritenuto inadeguata la proposta pervenuta unilateralmente dall’azienda e che non comprendeva, ad esempio, i 500 euro di welfare.

Soddisfazione condivisa da Beatrice Moia, RSU aziendale Amazon.

“Siamo contenti – dice – di essere stati riconosciuti come rappresentanze sindacali elette dai lavoratori a maggio del 2021. Ci sembrava incomprensibile non volessero discutere proprio con noi ed escluderci da un tavolo in cui sarebbero stati trattati temi economici, dato che è dal 2017 che a Castel San Giovanni chiediamo di avere un confronto su questo tema. Gli scioperi durante lo stato di agitazione, aperto ad aprile e concluso con la convocazione al tavolo, sicuramente sono serviti a far riflettere l'azienda. L'obbiettivo futuro è la contrattazione di secondo livello”.

“È grazie anche alla partecipazione di tutti gli addetti – conclude Zucconi – che l’accordo per il sito di Piacenza richiama anche la necessità di riaprire il confronto su tematiche specifiche, soprattutto relative all’organizzazione del lavoro, che aveva portato alla firma dell’intesa nel 2018 poi arenatosi nel 2022. Su indicazione di sindacati e rappresentanze RSU è stata infine avanzata la richiesta di intraprendere un percorso, già a inizio del prossimo anno, che porti ad un contratto di secondo livello in grado di dare continuità ai miglioramenti retributivi e di affrontare altri aspetti relativi al sito di Castel San Giovanni”.