Consorzio Cineca, rinnovato l'integrativo per oltre 900 lavoratori
si valorizzano le professionalità
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Punti chiave dell'intesa: smart working, premio di risultato, flessibilità organizzative e welfare
Sottoscritto ieri, 13 dicembre, da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, l'accordo assume una particolare rilevanza poiché mette ordine nel frammentato quadro di riferimento aziendale del consorzio.
Infatti, i dipendenti, distribuiti nelle sedi di Bologna, Roma, Milano, Napoli e Chieti, erano inquadrati in due diversi contratti nazionali e due distinti contratti aziendali. Inoltre, una fetta consistente di lavoratori, circa 300 non aveva copertura della contrattazione aziendale.
Ora esiste un unico contratto integrativo aziendale, con la sola eccezione della sede di Chieti: per la sua peculiarità è stato previsto un accordo specifico che norma l’organizzazione del lavoro e lo smart working.
"È stato fatto un grande sforzo contrattuale - spiegano i sindacati - tra le diverse sedi e i diversi comparti (metalmeccanici e commercio) per portare in un unico contratto nazionale (Terziario) e in un solo contratto aziendale l’insieme dei lavoratori". "Un’operazione - continuano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - di grande valore politico, che offre garanzie omogenee all’interno del consorzio universitario: questo grazie alla disponibilità e all’approccio solidale che tutta la delegazione sindacale ha messo in atto".
I temi più rilevanti normati sono lo smart working, il premio di risultato, le flessibilità organizzative e il welfare aziendale, per un accordo che valorizza la professionalità degli addetti e alla loro capacità di raggiungere risultati individuali e collettivi nell’ottica di regole condivise e benefici comuni.
"Il sistema premiante - concludono le organizzazioni sindacali - e l’organizzazione del lavoro, sono le due leve sulle quali le parti hanno deciso di impostare le sfide che il Consorzio e i lavoratori dovranno affrontare nei prossimi anni. Consorzio che, tra l'altro, si propone di offrire svariati servizi alle università italiane, compresi strumenti indispensabili al lavoro di ricerca come il Supercomputer “Leonardo”, eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale".
Le assemblee dei lavoratori hanno approvato ad ampissima maggioranza il risultato della discussione contrattuale, e il testo di contratto integrativo sottoscritto.