Destinazione Sud in Sardegna, l'assenza della Politica
Contenuti associati
L’Italia che sta uscendo dalla pandemia ha voglia di ripartire e la stagione estiva alle porte è l’occasione migliore. Il settore turistico potrebbe essere il motore della tanto attesa ripartenza, ma manca una programmazione e un’idea condivisa sul futuro del settore.
La Filcams Cgil, con l’iniziativa “Il Nostro Turismo, Destinazione Sud” vuole farsi promotrice di un percorso condiviso per dare prospettiva al settore, pur nella persistente e diffusa disattenzione di politica ed istituzioni.
“Dispiace che l’assessore al Turismo abbia deciso di declinare all’ultimo il nostro invito”, lo ha detto con disappunto la segretaria regionale Filcams Cgil Nella Milazzo aprendo il dibattito dal titolo “Futurismi, dialogo aperto su turismo, lavoro, prospettive” che si è svolto il 20 maggio all’Hotel Baia di Nora, tappa dell’iniziativa “Destinazione Sud”. Un momento di discussione per fare il punto sulla situazione attuale e provare a tracciare un percorso di prospettiva e per definire insieme un nuovo modello di turismo sostenibile in termini non solo occupazionali ma anche sociali, economici ed ambientali.
“Sarebbe potuta essere un’opportunità per avviare un dialogo”, ha poi aggiunto la segretaria annunciando che le organizzazioni sindacali, ma anche quelle datoriali presenti all’iniziativa, auspicano la convocazione di un confronto urgente con la regione.
“Per il sindacato - ha sottolineato Nella Milazzo - è prioritaria la lotta contro le irregolarità alle quali, purtroppo anche in Sardegna, sono esposte le professionalità che ogni giorno, con il loro lavoro, sostengono l'industria turistica e ne garantiscono efficienza e qualità”.
Per Fabrizio Russo, segretario nazionale Filcams Cgil intervenuto alla giornata di approfondimento, “le recenti dichiarazioni del Ministro in tema di abolizione del reddito di cittadinanza, di ritorno ai voucher e di incremento dei flussi di lavoratori migranti per supplire alla presunta indisponibilità di personale, quali soluzioni per rilanciare il turismo, rasentano la provocazione”.
“Prospettare la ripresa recuperando misure che hanno contribuito all’esasperazione delle condizioni di lavoro nel settore e il cui superamento ha rappresentato una conquista per le lavoratrici e i lavoratori è un grave errore”, ha continuato Russo, “quanto è innegabile che i voucher abbiano agevolato per quasi un decennio la diffusione di forme di lavoro sempre più precario ed irregolare”.
“Non si può costruire una prospettiva per i milioni di lavoratori della filiera del turismo, della ristorazione e della cultura, attraverso dichiarazioni stampa rilasciate estemporaneamente”, ha sostenuto il segretario, “pur con notevole ritardo, è necessario avviare un confronto tra Governo, regioni e parti sociali per definire un modello di turismo che si sviluppi in primo luogo su un’occupazione regolare, stabile e di qualità”
Dopo l’introduzione della segretaria regionale Filcams Nella Milazzo e i saluti della sindaca di Pula Carla Medau e del consigliere regionale Francesco Agus, al dibattito coordinato dalla giornalista collaboratrice dell’Unione Sarda Francesca Melis, sono intervenuti anche il vicepresidente nazionale e presidente regionale Federalberghi Paolo Manca, il presidente del Centro Studi SL&A Turismo e Territorio Stefano Landi, il segretario della Cgil Sardegna Samuele Piddiu.
“Dovrebbe essere la Regione, che per dettato costituzionale ha la competenza sul settore, a organizzare occasioni di confronto e dialogo per il rilancio del turismo, ma l’istituzione regionale è assente”, ha affermato Samuele Piddiu.
“Da parte dell’Assessorato regionale, abbiamo solo attività confuse che non affrontano le problematiche del settore: manca una programmazione unitaria, un progetto d’insieme e idee condivise per un nuovo modello di turismo. Abbiamo bisogno di una nuova cultura, una visione che metta insieme in modo integrato i diversi settori, per uno sviluppo sostenibile dell’isola.”
“Il Nostro Turismo, Destinazione Sud" proseguirà il suo viaggio nelle regioni del Mezzogiorno, dopo la Sardegna, sarà la volta della Puglia, il 1 giugno a Taranto, poi 24 giugno in Basilicata, 5 luglio in Abruzzo e 12 luglio in Campania.