Tamponi e vaccini in farmacia
I sindacati chiedono incontro con le Associazioni di categoria.
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In queste ore si stanno concretizzando due importanti provvedimenti che riguardano l’attività in farmacia e il lavoro dei farmacisti.
È stata inviata una comunicazione da parte del Commissario all’emergenza Covid, Generale Figliuolo, alle regioni in cui si invitano le stesse ad adottare i provvedimenti utili all’organizzazione dell’effettuazione dei tamponi anche in orari serali e fuori dalle fasce ordinarie di apertura delle farmacie.
Il secondo provvedimento riguarda l’accordo sottoscritto tra Ministero della Salute, FOFI e associazioni sindacali di categoria (Federfarma e Assofarm) per l’effettuazione delle vaccinazioni antinfluenzali in farmacia. Questo accordo prevede per la farmacia la remunerazione dell'atto professionale con 6,16 € a vaccinazione effettuata.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono che, a poche settimane dalla sottoscrizione del testo di rinnovo del Contratto Nazionale delle farmacie private e nel pieno della discussione di rinnovo del Contratto Nazionale delle farmacie speciali (comunali) sia indispensabile affrontare questi temi in un confronto sindacale di merito. Per questo è stata inviata una richiesta di incontro alle associazioni di categoria, mettendo in copia anche il Commissario Straordinario all’emergenza Covid, Generale Figliuolo e il Ministro della Salute, Onorevole Speranza.
Assemblee per presentare il Contratto
In questi giorni è intanto partita la campagna di assemblee di presentazione del contratto nazionale delle farmacie private sottoscritto nello scorso mese di settembre. È un appuntamento importante perché permette a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs (i sindacati firmatari del contratto con l’associazione di categoria Federfarma) di affrontare la discussione e l'illustrazione dei punti qualificanti del contratto con i lavoratori del settore.
Nei giorni seguenti alla sottoscrizione del contratto molte polemiche hanno animato il dibattito sui social. Molte di queste polemiche sono frutto anche della conoscenza parziale dei contenuti di un contratto che arriva dopo tanti, troppi, anni di attesa.
Serve ricordare che il percorso negoziale non è stato semplice e le organizzazioni sindacali lo hanno affrontato cercando il coinvolgimento reale dei lavoratori attraverso assemblee e presidi nei territori. A margine della trattativa, anche il lavoro di pressione sulle istituzioni ha fruttato l'accensione dei riflettori su un settore fino a pochi anni fa poco conosciuto sul versante dei lavoratori.
I punti qualificanti del contratto sono legati soprattutto alla parte normativa.
È stata affrontata in modo nuovo il tema della professionalità: viene ampliata la tabella degli inquadramenti con la figura Q2 che riconosce al farmacista che gestisce singoli servizi all'interno della farmacia un livello che assicura 70 € in più rispetto al farmacista collaboratore.
Viene istituita l'assistenza sanitaria integrativa che fino ad oggi non era riconosciuta e che costituisce una novità positiva in uno dei pochi contratti fino ad oggi privi. Il valore della sanità è di 13 € mensili a carico del datore di lavoro.
Vengono istituiti gli osservatori regionali e l'osservatorio nazionale sulla gestione dell'emergenza covid. In questi giorni si stanno realizzando i primi accordi a livello regionale: anche questo passaggio fondamentale per riprendere un confronto efficace sulla tutela della salute dei farmacisti.
Viene data coerenza e stabilità alla gestione dell'ente bilaterale del settore che adesso diventa un reale strumento di erogazione di servizi a beneficio delle lavoratrici e lavoratori.
Viene inoltre determinata l'erogazione di un compenso aggiuntivo per i farmacisti che effettuano le vaccinazioni. Il compenso è di 2 € a vaccinazione. È la prima volta che viene riconosciuto un compenso per l'esecuzione di una prestazione professionale: un passaggio epocale che mai prima di adesso era stato mai ottenuto.
Il contratto ha inoltre determinato la maturazione progressiva dei permessi per i nuovi assunti. Importante ricordare che la maturazione prenderà in esame l'anzianità di settore (quindi tutti i periodi lavorati presso diverse farmacie) e non quella aziendale.
Infine, sul salario è stata determinato un aumento in una unica tranche di 80 € lordi al livello Q.
Molto si è dibattuto sulla mancanza della una tantum e molto abbiamo contrattato con Federfarma per ottenerla: la mediazione in questo dibattito ha permesso l'erogazione in una sola rata dell'aumento salariale che permette una "massa" salariale più consistente che attenua gli effetti della mancata erogazione della una tantum.
Le polemiche sono il sale della politica sindacale ma le assemblee saranno l'occasione per spiegare i diversi aspetti del rinnovo e per chiamare all'azione i lavoratori del settore, partecipando alla vita e alla realizzazione degli obiettivi fissati nell'ambito contrattuale, lavoratori che subiscono spesso gli effetti di uno scarso riconoscimento professionale e salariale e che da questo contratto possono ripartire, insieme alle organizzazioni sindacali, per ottenere riconoscimenti certi.