Turismo Sicilia: Non c’è qualità del servizio senza qualità del lavoro
Dare continuità stagionale attraverso formazione e politiche attive del lavoro
Contenuti associati
La Tappa della Regione Sicilia di Turismo sottosopra si è svolta a Modica in provincia di Ragusa, la terra che ha ricevuto una spinta turistica dalla celebre serie di Montalbano.
Dopo i saluti dei sindaci dei comuni del territorio, il presidente del Consorzio universitario di Ragusa e il presidente del Consorzio di tutela del cioccolato di Modica, il confronto tra Regione, Confcommercio, Federalberghi, Filcams e Cgil si è aperto con l’intervento di Antonio Modica, segretario generale Filcams Cgil Ragusa e, a sorpresa, con un piccolo sketch che ha voluto enfatizzare sulla polemica estiva della mancanza di lavoratori per il settore con un piccolo diverbio tra un ipotetico imprenditore locale e un lavoratore sfruttato.
In sala anche studentesse e studenti dell’Istituto alberghiero e dell’Istituto turistico, una presenza che ha richiamato la responsabilità dei partecipanti ad un dibattito il più concreto e imparziale possibile per dare risposte e prospettive a chi si affaccerà presto al mondo del lavoro.
“In questi mesi, con la campagna Turismo Sottosopra, siamo intervenuti fortemente per dire che la verità è un’altra rispetto alla consueta narrazione e bisogna denunciarlo: quelli del turismo e della ristorazione sono settori dove precarietà, sfruttamento e illegalità sono dominanti” ha affermato Antonio Modica, segretario generale Filcams Cgil Ragusa, “i lavoratori sono stanchi di essere sfruttati e malpagati, bisogna invertire la marcia e ripristinare la legalità, prima che sia troppo tardi.”
Il territorio di Ragusa ha una particolarità: negli anni è stato rilanciato dal cosiddetto turismo cinematografico: “Prima della fiction Montalbano nessuno conosceva Ragusa, successivamente i flussi turistici si sono incrementati proprio per venire a conoscere il luoghi visti nel grande schermo” ha raccontato Loredana Cannata, Attrice. Ora però il fenomeno si sta esaurendo, ma può essere incentivato: “Il cinema e la televisione possono aiutare a raccontare i luoghi meravigliosi che abbiamo e attrarre turismo costante e di qualità.”
La Sicilia è sicuramente un posto attrattivo nel periodo estivo così come confermato da Gianluca Manenti Presidente Confcommercio Sicilia, ma quello di cui c’è bisogno è “dare una continuità stagionale che possa aiutare il prodotto interno lordo e dia continuità lavorativa.”
“Noi vogliamo promuovere un tavolo di concertazione anche con i sindacati e i rappresentanti datoriali” ha affermato Manenti, “per lavorare insieme e migliorare le condizioni di lavoro, aumentare la professionalità per aumentare le performance e rendere i servizi proposti più competitivi.”
Stagione positiva anche dal punto di vista alberghiero, dalle parole di Saro Di Bennardo, responsabile Federalberghi Sicilia, “anche se c’è carenza di personale formato e concorrenza sleale di chi fa molto sommerso”. Per affrontare queste criticità è indispensabile “migliorare la qualità del servizio attraverso la formazione del personale durante i mesi invernali anche individuando delle modalità di incentivazione per supportare le aziende.”
“L’ispettorato del lavoro e la Regione stanno mettendo in campo diversi progetti a sostegno del lavoro, primo fra tutti “Et labora” per far incontrare domanda e offerta di lavoro e garantire l’applicazione del contratto nazionale” così Giovanni Vindigni Dirigente Assessorato Lavoro Regione Siciliana racconta l’impegno per migliorare le condizioni di chi lavora.
“È necessario – prosegue - fare rete con tutte le istituzioni, anche per dare la possibilità alle imprese di lavorare nella legalità e assumere il personale con incentivazioni e sgravi contributivi.”
La manifestata disponibilità di imprese e istituzioni è accolta da Filcams e Cgil, ma ora è tempo di concretezza: “Bisogna cambiare l’idea che il settore del turismo possa autodeterminarsi e che possa vivere senza una visione integrata” ha affermato Angela Biondi Segretaria Cgil Sicilia “è assolutamente urgente intervenire per superare le precarietà e ridare futuro ai lavoratori dell’industria turistica e dell’indotto.”
“Con la campagna Turismo sottosopra abbiamo portato la nostra voce in quei tanti luoghi di lavoro dove, ad oggi, le lavoratrici e i lavoratori vengono sfruttati e sottopagati rispetto ad un contratto di lavoro che da tempo non viene rinnovato. Sono stati mesi di confronto, anche con le imprese, perché vogliamo individuare un modello di turismo per la Sicilia che possa valorizzare non solo il mare, ma le tante bellezze naturalistiche, artistiche e culturali presenti” Giovanni Dalò coordinatore Filcams Cgil Sicilia ha voluto mandare un messaggio chiaro, anche agli interlocutori assenti: “Continueremo ad impegnarci a sostegno di chi lavora nel turismo, ma mettiamoci insieme per un piano strategico che possa rilanciare il settore e dare dignità a chi ci lavora.”
“Non si può avere qualità del servizio con contratti a chiamata, la reintroduzione dei voucher e tutte le forme di precarietà esistenti” ha affermato Monja Caiolo segretaria nazionale della Filcams Cgil durante il suo intervento.
“La campagna della Filcams ha permesso, non solo di incontrare i lavoratori, ma di avere, in ogni territorio, un confronto con la politica e le istituzioni, un dialogo indispensabile per individuare insieme interventi mirati per arrivare ad un nuovo modello di lavoro sostenibile.
I giovani hanno voglia di lavorare, ma nel rispetto delle regole e senza sfruttamento, e le regole passano attraverso il contratto nazionale, che deve essere rinnovato celermente, non solo per il necessario aumento salariale, ma anche per migliorare le condizioni di lavoro. Questo settore ha bisogno di contrattazione, per un’organizzazione del lavoro più umana e dignitosa, e di una concertazione per condividere politiche attive per il lavoro e per la formazione, ma anche per una riforma degli ammortizzatori sociali: necessari per traguardare questo nuovo modello di turismo responsabile. Solo professionalità e buone condizioni di lavoro” conclude Caiolo, “possono portare ad un miglioramento del servizio e quindi un incremento del turismo., rendendolo fattore di sviluppo per il territorio e la sua comunità.”