AGENTI E RAPPRESENTANTI: RINNOVATO L'ACCORDO ECONOMICO
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21 marzo 2002
AGENTI E RAPPRESENTANTI: RINNOVATO L'ACCORDO ECONOMICO
Rinnovato l’Accordo Economico Collettivo che regola i contratti tra Agenti e Rappresentanti di Commercio e Case Mandanti. Il precedente AEC era stato firmato nel 1988 ed era scaduto nel 1992.
Gli accordi scaduti erano tre: l’AEC firmato da Filcams, Fisascat e Uiltucs con Confcommercio ; quello firmato con Confindustria e quello firmato con Confapi. Per anni si è tentato un rinnovo con un tavolo unico, ma Confcommercio ha scelto di concludere a tavoli separati.
I tre testi affrontano, in maniera diversa il problema dell’ indennità di fine rapporto. Si mantiene il diritto pieno del FIRR (il TFR degli agenti e rappresentanti), si conferma l’indennità di fine rapporto e in più si valorizza l’Agente che ha aumentato clientela e fatturato, riconoscendogli in alcuni casi anche più di un anno di provvigione , migliorando così quanto prev isto da l Codice Civile.
È stato disciplinato a nche il Patto di Non Concorrenza. Si riconosce un’indennità economica rapportata al periodo di rispetto del Patto.
Massimo Nozzi, responsabile degli Agenti e Rappresentanti per la filcams, dice: «C'è piena piena soddisfazione per la conclusione unitaria del rinnovo degli AEC , tuttavia la Filcams non può non rilevare che questo accordo ha mancato uno degli obiettivi per noi determinanti, e cioè il rispetto del diritto degli A genti e R appresentanti a destinare il FIRR secondo la propria volontaria scelta » .
È sulla finalizzazione del FIRR che si sono manifestate le divergenze tra la Filcams, da una parte, e dall'altra Fisascat Uiltucs e Confcommercio . Il FIRR è un trattamento di fine rapporto, simile al TFR dei lavoratori dipendenti, accantonato anno dopo anno dalle c ase mandanti presso l’Enasarco.
Dice Nozzi: « Con il semplice accantonamento presso l’Enasarco si impedisce all’ Agente di costruirsi una previdenza integrativa e di poter usufruire degli sconti fiscali di cui beneficiano i lavoratori dipendenti. La Filcams ha colto positivamente la disponibilità di Confindustria e Confapi, contenuta nell’AEC, perché l’A gente possa disporre liberamente del suo FIRR per destinarlo a previdenza integrativa. Purtroppo questa scelta di libertà, non condivisa e ostacolata d a quanti ritengono che gli Agenti siano inadatti a decidere sul proprio denaro, non ha trovato spazio nell’AEC. L a Filcams, pur firmando gli accordi , si è riservata di condurre una battaglia d’informazione tra gli agenti per costruire un vasto consenso attorno a lla volontarietà della destinazione del FIRR » .