Turismo, delegate e delegati in assemblea per il contratto nazionale
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Nel 2023 il turismo italiano ha registrato una ripresa notevole: un giro d’affari di 36,6 miliardi di euro, con i tour operator cresciuti del 40%, le agenzie di viaggio del 26%, i ricavi complessivi degli alberghi aumentati del 12,4% e un 2024 che si prospetta altrettanto positivo.
“Eppure, permangono ombre sui rinnovi dei sette contratti del settore, scaduti tra il 2018 ed il 2022. E nonostante lo sciopero del 22 dicembre scorso, il silenzio delle parti datoriali è grave e irresponsabile”.
Monja Caiolo, segretaria nazionale della Filcams Cgil apre la giornata di confronto tra lavoratrici, lavoratori, delegate e delegati del settore turistico riunitesi oggi a Roma.
“Vogliamo rompere il silenzio delle controparti con il rumore delle nostre istanze, perché non sono più tollerabili ulteriori ritardi, ingiustificati allungamenti dei tempi, continue logiche al ribasso, mentre i fatturati aumentano costantemente.”
Mancato rinnovo del contratto nazionale, lavoro stagionale, contratti precari e intermittenti e tante incertezze per il futuro, sono le difficoltà emerse dagli interventi delle lavoratrici e dei lavoratori, pronti a continuare a battersi per rivendicare i loro diritti.
L’assenza delle controparti del del turismo e delle grandi aziende del settore dopo lo sciopero del 22 dicembre scorso è evidente: “Nessuna disponibilità da parte delle associazioni datoriali” ha affermato nelle conclusioni Fabrizio Russo, segretario generale della Filcams Cgil Nazionale, “non vediamo alternative: salvo sviluppi eclatanti delle ultime ore, sarà inevitabile la prosecuzione della mobilitazione.”