12/7/2004 ore: 2:00

ACCONCIATURA ED ESTETICA, Piattaforma rinnovo CCNL 12/07/2004

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PIATTAFORMA ACCONCIATURA ED ESTETICA


Premessa
Filcams, Fisascat, Uiltucs con il rinnovo del Contratto Nazionale dell’ Acconciatura ed Estetica, riconfermano pienamente la validità e la valenza del Contratto nazionale di settore, quale strumento unitario capace di fornire alle parti sociali il complesso di norme e regole necessarie:
    • per affrontare e gestire i processi di trasformazione che investono i settori, offrendo al contempo uno strumento di regolazione degli stessi;
    • regolare, migliorandole, le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici all’interno di questo cambiamento, salvaguardando e migliorando l’occupazione, la difesa del reddito e dei diritti nei luoghi di lavoro.
Il quadro economico e produttivo attuale ed il mercato, sempre più, si sviluppano sulla capacità delle aziende di offrire qualità sia nei prodotti utilizzati che nel servizio ed in particolar modo sulla professionalità dei lavoratori.
La qualità del servizio dipende anche da una buona qualità del lavoro nel settore e anche per questo, il Contratto Nazionale assume un ruolo sempre più innovativo ed importante quale strumento avanzato di relazioni sindacali, capaci di cogliere i cambiamenti in atto.
Filcams, Fisascat e Uiltucs, si pongono l’obiettivo di realizzare un rinnovo contrattuale in grado di governare i processi in atto e le ricadute che questi hanno sugli attuali assetti contrattuali e per migliorare le condizioni dei lavoratori, anche visto il quadro normativo in materia di lavoro in continua trasformazione.
Si confermano in tal senso i due livelli di contrattazione come previsto dagli Accordi Interconfederali in essere ( Accordo del 3/3/2004 in Roma)con l’ obiettivo di operare per:
    • per far diventare il Contratto Nazionale sempre più uno strumento di regole e principi generali validi per tutti i lavoratori in tutto il Paese;
    • per definire sempre più norme capaci di cogliere il decentramento istituzionale in atto, ma al contempo cogliere la natura solidaristica che il CCNL ha e deve avere, in settori come questi, caratterizzati da estrema polverizzazione.
In questo senso va ricercato il giusto equilibrio tra l’esigenza di realizzazione di contrattazione di 2° livello regionale e la salvaguardia del complesso solidaristico di norme contenute nel CCNL.
In questo contesto il tema più volte posto, ovvero dell’effettivo esercizio del 2° livello di contrattazione va coniugato con ipotesi di concreta attuazione degli stessi impegni che il CCNL determina anche alla luce del recente accordo interconfederale.
Nel riconfermare il pieno rispetto della titolarità e delle autonomie di tutte le parti e del libero svolgersi del negoziato, Filcams, Fisascat e Uiltucs, stigmatizzano come, a differenza del passato, i tassi di inflazione programmati adottati dal governo non siano stati oggetto di valutazione congiunta tra le parti, ma di decisione unilaterale.
Va sottolineato, in tale ambito, l’effetto inflativo per il Paese e per l’intero sistema economico, che il passaggio dalla lira all’euro ha prodotto.
Relazioni sindacali
Nel riconfermare l’impostazione attuale del CCNL circa le relazioni sindacali, si sottolinea la necessità di una definizione più puntuale e soprattutto una attuazione degli strumenti individuati nel passato a partire dall’Osservatorio Nazionale e Regionale , allargandone i compiti e facendo un vero e proprio strumento di analisi reciproca dei settori individuati dal CCNL.
In un quadro di sempre maggiori relazioni sindacali atte a prevenire e velocizzare le disfunzioni interpretative od i contenziosi giuridici, chiedono l’attuazione dei decreti legislativi n.°80 del 31/3/1998 e n.° 387 del 29/10/1998 in materia di conciliazione ed arbitrato, fatti salvi i diversi accordi collettivi in materia già stipulati a livello territoriale.
A livello decentrato, visto il limitato ricorso alla contrattazione regionale che intendiamo rilanciare nella sua importanza e rilevanza politica, si richiede una rivisitazione ed ampliamento di quanto già previsto nel CCNL in vigore a partire dagli aspetti formativi e di relazione decentrata.
Igiene e sicurezza
Così come comunemente individuate a livello Europeo, vanno ampliate ed attuate tutte le norme e le procedure che tutelano gli operatori del settore sul terreno della sicurezza, dell’igiene e dell’ambiente di lavoro.
Apprendistato
Rivisitazione delle norme, dei periodi e delle percentuali che determinano l’accesso e l’esplicazione dei tempi e dei valori salariali sull’ ;apprendistato.
Ferie
Armonizzazione dell’istituto delle ferie agli altri settori, portando a 30 giornate complessive il periodo di ferie
Fondo di previdenza complementare
Verifica delle adesioni e miglioramento delle procedure e quantità per la partecipazione dei lavoratori al Fondo di previdenza complementare ARTIFOND
Pari opportunità
Si richiede la creazione di una Commissione nazionale che raccolga dalle aziende i dati salariali e quant’altro previsto dalla legge 125 per operare un monitoraggio ed una valutazione di quanto avviene nel settore. Particolare attenzione va rivolta al fenomeno delle molestie sessuali, individuando un codice di carattere generale da inserire nel CCNL, quale schema base perfezionabile dalla contrattazione di 2° livello.
Salario
Al fine di garantire l’effettiva copertura del potere di acquisto dei lavoratori e sulla base diquanto affermato in premessa, si richiede un aumento salariale pari a 58 euro al terzo livello (inriferimento ai tassi di inflazione tendenziali reali, il recupero del differenzialeinflativo del 2003 e tenendo conto dell’andamento del settore) nel 1° biennio.