A Napoli l’ultima tappa de "Il Nostro Turismo, Destinazione Sud"
Legalità e formazione continua per migliorare le condizioni di lavoro e rilanciare il turismo. Aprire un dialogo per un turismo sostenibile e vivibile
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Il 12 luglio si è svolta l'ultima tappa di Destinazione Sud, il percorso nazionale che ci ha permesso di analizzare il nostro Turismo e le bellezze del nostro territorio partendo dalle lavoratrici e dai lavoratori.
A Napoli in un luogo simbolo della cultura partenopea, Castel dell’Ovo, “abbiamo fatto tante inaspettate scoperte e il luogo in cui siamo rappresenta una di queste bellezze” ha affermato Luana di Tuoro, segretaria generale Filcams Campania che ha aperto i lavori. “Il legame tra turismo, cultura, formazione degli operatori e legalità è il cardine su cui iniziare un discorso per il rilancio del comparto turistico: i lavoratori e le lavoratrici del turismo sono fortemente professionalizzati e necessitano di formazione continua.”
“Stiamo mettendo a confronto idee e proposte” conclude Di Tuoro “e vorremmo aprire un dialogo per portare a sistema la nostra idea di turismo, sostenibile e vivibile, perché il comparto ha grandi potenzialità.”
Come nelle altre iniziative, sono stati tanti gli interventi del mondo istituzionale e imprenditoriale locale, presenze indispensabili per confrontarsi sulle condizioni di lavoro e le prospettive del settore dopo due anni di emergenza sanitaria. Il primo intervento del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è stato molto diretto “C'è bisogno di un passaggio da una gestione artigianale del turismo ad un sistema più organizzato e industriale che abbia ricadute positive anche e soprattutto sul mondo del lavoro: la tutela del lavoro del settore turistico è nodale. Bisogna costruire e retribuire le professionalità in modo costante, nuovo e dignitoso.”
Michela Cerimele, ricercatrice del Centro per la Riforma dello Stato, ha presentato le criticità del settore turistico, evidenziando quanto il lavoro nel turismo sia sempre più precario e poco appetibile, ed i bassi salari e le cattive condizioni di lavoro stanno portando molti lavoratori a cambiare settore.
Giuseppe Cantisano, Direttore dell’Ispettorato Interregionale del lavoro del Sud Italia, ha affrontato le criticità che le ispezioni evidenziano: “condizioni di grande precarietà con uno scarso rispetto dei diritti e dei Contratti Nazionali firmati dai Sindacati confederali.” Nei mesi estivi l'Ispettorato intensifica i controlli, perché la piaga del lavoro nero nel turismo è diffusa in tutto il paese con picchi alti al sud: salute e sicurezza sul lavoro, esternalizzazioni non sempre regolari, caporalato, parità di genere e discriminazioni sessuali, l’ispettorato del lavoro ha l’obbligo di verificare i fenomeni che possono peggiorare le condizioni di lavoro, anche se c’è tanta carenza di personale e di conseguenza non ci sono tutti i controlli che si dovrebbero fare.
Dalle condizioni di lavoro alla situazione in Campania. Mentre Dino Falconio Subcommissario del SIN Bagnoli-Caroglio, si è soffermato sulle potenzialità dell’area ex industriale di Bagnoli che, se bonificata, potrebbe diventare un polmone turistico formidabile per la città di Napoli, Costanzo Iaccarino, Presidente Federalberghi Campania ha raccontato i mutamenti del settore negli ultimi anni. “Si sono aperte nuove attività extra-alberghiere senza logica di sistema, controlli e con un mare di sommerso” ha affermato. “È necessario fare un'analisi di ciò che si può accogliere e gestire con qualità e professionalità. Il tema delle carenze infrastrutturali e dei servizi pubblici è di grande attualità.”
Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli Campania, ha sottolineato quanto sia stata importante l’attenzione al Mezzogiorno data dal percorso Destinazione Sud: “Cgil Campania ritiene il turismo uno dei cinque asset strategici dell'economia, ma il settore deve abbandonare la dimensione artigianale per arrivare ad una forma moderna, strutturata e industriale. Bisogna creare tavoli sociali nei quali siano presenti istituzioni, associazioni datoriali, turisti, la cittadinanza, le lavoratrici e i lavoratori, e il Pnrr sarà un'occasione unica per la crescita del settore turistico.”
Per questo la Filcams continuerà a tenere alta l’attenzione rispetto alla “vertenza turismo” anche attraverso una ulteriore fase di iniziative e coinvolgendo le altre aree del Paese, “con l’obiettivo di avviare finalmente un confronto con il Governo, definire un piano a sostegno dell’occupazione e creare finalmente le condizioni per un lavoro stabile, regolare e dignitoso” ha affermato Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams Cgil intervenuto alla discussione.
“Grande assente al dibattito rispetto allo stato e alle prospettive della filiera del turismo, della ristorazione e della cultura, continua ad essere il Governo: “mentre istituzioni e politica a livello nazionale hanno scelto di continuare a non affrontare questa vertenza, noi riteniamo che non si possano né si debbano invece sottrarre dal ricoprire una funzione regolativa rispetto a quanto sta accadendo” sono le parole di Fabrizio Russo. “Una parziale ripresa non ha avuto ricadute omogenee su tutto il turismo e alcuni dati, esposti con toni trionfalistici, spesso non corrispondono alla realtà di tutto il settore.”
“Mettiamo il turismo sotto sopra” è la campagna della Filcams Cgil lanciata per coinvolgere le diverse regioni nella grande vertenza del turismo e sollecitare un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e della politica ai diversi livelli: “Al di là delle misure emergenziali”, ha concluso Russo, “dobbiamo discutere di politiche attive, formazione, acquisizione di nuove competenze e riqualificazione per gestire le inevitabili riorganizzazioni, non trascurando il tema del rinnovo dei Contratti Nazionali, che stanno subendo un ingiustificabile ritardo.”