Destinazione Sud a Termoli, per un modello di turismo diffuso e sostenibile
Sesta tappa per il tour Il Nostro Turismo, organizzato dalla Filcams Cgil nelle regioni del Mezzogiorno
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Promuovere un modello di turismo diffuso e sostenibile e creare lavoro di qualità: sono i temi intorno ai quali si sono confrontati a Termoli i partecipanti al sesto appuntamento con "Il Nostro Turismo - Destinazione Sud", tour di incontri nelle regioni del Mezzogiorno organizzati dalla Filcams Cgil per aprire un confronto costruttivo con istituzioni e imprese che possa portare alla definizione di un nuovo modello di turismo.
Dopo il saluto di Francesco Roberti, sindaco di Termoli, ha introdotto i lavori Daniele Capuano, Filcams Cgil Molise, che ha posto l'accento sull'emergenza lavoro che la regione sta vivendo: migliorarne la qualità è fondamentale, ha detto, proponendo la stesura di un contratto integrativo regionale per il turismo.
Il Molise è proprio il territorio ideale nel quale mettere in pratica un nuovo modello di sviluppo turistico, ha detto Lucio Cipollini, segretario Filcams Cgil Abruzzo e Molise, nella sua relazione introduttiva. Un modello "che sia l'opposto di quello attuale, basato su illegalità e sfruttamento", e che metta invece il lavoro al primo posto. Per questo la Filcams Cgil auspica l'apertura di un tavolo con le istituzioni e le associazioni datoriali, intorno al quale lavorare insieme a un accordo territoriale sul turismo, che ascolti le esigenze delle imprese e garantisca al tempo stesso la qualità del lavoro.
Riconoscendo che il turismo sostenibile rappresenta un'opportunità per il Molise Irene Tartaglia, direttore regionale Confcommercio, ha puntualizzato che per coglierla è necessario risolvere le problematiche legate alle infrastrutture, sia fisiche che digitali.
Stefano Landi, Trade Lab, ha invitato a costruire offerte turistiche che mettano in risalto le specificità del territorio e ha posto l'accento sull'importanza della formazione e della valorizzazione delle professionalità.
La richiesta di Fabrizio Vincitorio, presidente dell'associazione Moleasy, è di rendere il territorio molisano, con le sue ricchezze naturalistiche e culturali, fruibile tutto l'anno.
Paolo de Socio, segretario della Camera del Lavoro del Molise, ha dichiarato che la base culturale dovrebbe orientare le scelte politiche: "quando è l'economia a governare a determinare le scelte della politica si va verso il semplice profitto, qualcosa che non rappresenta le esigenze del territorio".
L'assessore al Turismo della Regione, Vincenzo Cotugno, ha notato come il Molise stia guadagnando maggiore visibilità e diventando una mèta turistica scelta da sempre più visitatori, italiani e stranieri, rimarcando l'importanza di fare rete per rafforzare questa tendenza e sviluppare ulteriormente l'industria turistica.
"Il Molise è l'emblema delle aree interne italiane, quelle che sono andate incontro a un processo di declino e che oggi attendono strategie di rinascita, e il turismo può essere lo strumento" ha spiegato il professor Rossano Pazzagli, storico del Turismo dell'Università del Molise. Un turismo più responsabile, sostenibile, che parta dalla valorizzazione delle peculiarità del territorio e dalle sue vocazioni.
E il territorio ha molto da offrire, non solo in estate. "Incontriamo la politica locale per confrontarci soprattutto sulla possibilità di destagionalizzare il turismo in Molise" ha sottolineato Monja Caiolo, Filcams Cgil nazionale, lavorando a un'organizzazione che metta in rete le diverse offerte: "solo così si può parlare di un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e occupazionale, in grado di offrire un lavoro stabile".