12/10/2006 ore: 0:00
Documento Conclusivo Comitato Direttivo FILCAMS CGIL 11-12 ottobre 2006
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Documento conclusivo C.D. Filcams-CGIL 11-12/10/2006 Roma
Il comitato direttivo della Filcams Cgil riunito l’11 e il 12 ottobre 2006 a Roma condivide le valutazioni ed il giudizio contenuti nel documento approvato dal direttivo della CGIL in merito alla bozza di legge Finanziaria predisposta dal Governo.
Condivide altresì le linee guida proposte dalla relazione per il rinnovo del CCNL del Terziario e Servizi
In particolare, come categoria, non possiamo che apprezzare che nella Legge Finanziaria si sia scelto di avviare provvedimenti come quelli di regolamentazione degli appalti e di estensioni delle tutele del lavoro precario, della lotta al lavoro nero e all’evasione fiscale e contributiva che produrranno effetti positivi sulla vita dei lavoratori e lavoratrici dei nostri settori.
Senza voler qui riprendere l’ampia analisi del documento confederale, va sottolineato come la natura redistributiva delle politiche fiscale proposte, vanno nel senso della equità a favore dei redditi medio bassi che rappresentano la quasi totalità dei salari presenti nei nostri settori ed a favore della stabilizzazione dei rapporti di lavoro.
Molte sono ancora però le criticità presenti nel testo governativo. Per questo occorre il massimo impegno perché nell’ iter parlamentare si possa giungere ad un significativo miglioramento su alcuni temi, come ad esempio quello dei ticket sanitari su cui manifestiamo netta contrarietà, e la riduzione delle precarietà.
Particolare rilievo assume per noi la modifica annunciata dal Governo del D.L.368 entro l’iter della finanziaria e l’apertura a gennaio del tavolo sulla riscrittura delle regole del lavoro a partire dalla legge 30 e gli ammortizzatori sociali.
Altrettanto importante è l’impegno del Governo ad affrontare il tema della previdenza attraverso il confronto delle parti sociali e fuori dalla finanziaria.
Il tema della precarietà rappresenta un punto cardine delle decisioni assunte nel congresso della Cgil, in considerazione del peso che assume nel rinnovo dei nostri contratti, riteniamo che la decisione assunta dal direttivo della Cgil di promuovere una grande iniziativa di mobilitazione unitaria, vada attuata in tempi rapidi e caratterizzata da una larga partecipazione di massa.
Sul versante dei rinnovi contrattuali il direttivo esprime una ferma condanna per l’atteggiamento dilatorio assunto ai tavoli negoziali dalle associazioni delle imprese dei settori delle pulizie, del turismo e delle farmacie e delle collaboratrici domestiche, che sta impedendo il rinnovo del contratto da tempo scaduti.
Il direttivo impegna la segreteria a promuovere tutte le iniziative necessarie, sia di natura politica sia di mobilitazione con l’obiettivo di chiudere in tempi rapidi queste vertenze.
Il direttivo giudica positivamente che si sia aperta la discussione sul rinnovo del CCNL del terziario privato e della distribuzione cooperativa con modalità e tempi che ci permetteranno di presentare la nostra piattaforma alle controparti entro la scadenza naturale del contratto in scadenza.
La fase in cui si apre questo rinnovo contrattuale è certamente difficile, caratterizzata, da una difficile situazione economica, da una riorganizzazione non solo della grande distribuzione ma anche di settori importanti quali il Terziario avanzato finalizzata ad un abbattimento del costo del lavoro, da un imbarbarimento delle relazioni sindacali, che ha visto importanti gruppi puntare al ridimensionamento della contrattazione di secondo livello ed aprire processi riorganizzativi che hanno comportato significative perdite occupazionali.
A fronte di questo scenario, il direttivo ritiene che gli obiettivi intorno a cui sviluppare la piattaforma dovranno dare risposte certe alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici in merito al salario e alla estensione dei diritti e delle tutele, maggiori certezze del lavoro, esigibilità del diritto alla contrattazione di II° livello.
La richiesta di incremento salariale deve avere a riferimento il recupero inflativo e la redistribuzione della ricchezza secondo le indicazioni consegnateci dal congresso della CGIL e sulla base di quanto previsto dal modello contrattuale del 23 luglio vedrà la parte normativa valida per il quadriennio e il salario articolato su due bienni.
Particolare importanza assumono in questo rinnovo contrattuale i temi legati a organizzazione del lavoro, esternalizzazioni e precarietà.
Tutti questi temi sono strettamente connessi uno all’altro.
La lotta alla precarietà, in tutte le sue forme, deve vedere in questa tornata contrattuale una limitazione sia nelle percentuali che nelle tipologie e nelle flessibilità dei contratti limitati nel tempo. Particolare attenzione va dedicata al part-time in tutti i suoi aspetti critici (consolidamento delle ore supplementari, ecc..).
La lotta alla precarietà è infatti propedeutica a realizzare un reale controllo sulla organizzazione del lavoro in modo tale da consentire ai lavoratori e alle lavoratrici di salvaguardare la condizione di lavoro, la propria dignità ed avere più certezze del posto di lavoro.
In questi anni la perdita da parte della contrattazione collettiva di un reale peso nella definizione di orari, turni, aperture, accompagnata da una nuova legislazione in materia di orario e di mercato del lavoro all’insegna della totale liberalizzazione, ha prodotto una frammentazione nelle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici scaricando i costi del disagio prevalentemente sulle nuove assunzioni.
Questo fatto è particolarmente evidente per quanto riguarda il lavoro domenicale e festivo.
Fermo restando gli indirizzi indicati all’interno del congresso della Filcams e considerata l’esigenza prioritaria di contrastare l’utilizzo senza regole delle aperture domenicali, il direttivo della Filcams ritiene opportuno affrontare nella contrattazione, in una ottica di armonizzazione, la regolazione dell’utilizzo del personale nelle giornate domenicali e festive, al fine di liberare riposi domenicali anche ai lavoratori che sono stati assunti con la domenica nel contratto e che oggi lavorano tutte le domeniche iniziando un percorso che porti al superamento di tali tipi di contratti.
A premessa di ciò si dovrà chiedere alle controparti di riconoscere che il lavoro domenicale non rappresenta lavoro ordinario e che l’eventuale regolazione, tutele e diritti dovrà riguardare la totalità degli addetti a prescindere dalla tipologia contrattuale.
A fianco a ciò però occorrerà mettere in campo iniziative che pongano al centro la necessità di frenare la liberalizzazione incontrollata delle aperture domenicali che sta prendendo campo ed affrontare sui tavoli istituzionali una modifica dell’attuale legislazione sull’orario del lavoro e delle aperture domenicali degli esercizi commerciali.
Infine il tentativo da parte della grande distribuzione di procedere con una politica di esternalizzazioni di importanti settori del processo distributivo e dei servizi dovrà vedere una forte azione di controllo e di contrasto da parte delle organizzazioni sindacali. Tale controllo dovrà anche portare all’ottenimento di precise e certe normative circa la regolamentazione riguardante informazione circa la natura del processo di esternalizzazione e sua legittimità, tempi e modalità con cui procedere di fronte ad un progetto di esternalizzazione, garanzie occupazionali, contrattuali e dei diritti per i lavoratori interessati, e ciò a partire dai confronti preventivi con le RSU e/o le organizzazioni territoriali.
Il rinnovo contrattuale deve altresì rivalorizzare e dare piena esigibilità alla contrattazione collettiva di II° livello aziendale e/o territoriale rivalorizzando il ruolo della RSU a partire dal tema centrale dell’ organizzazione del lavoro.
Il direttivo impegna tutte le strutture della Filcams a sviluppare unitariamente un ampio confronto con tutti i lavoratori e le lavoratrici dei nostri settori su questi temi.
Approvato a maggioranza con 1 astensione.