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Documento sulle Attività Internazionali Comitato Direttivo FILCAMS CGIL 6-7/11/2000

Contenuti associati

LE ATTIVITA’
INTERNAZIONALI
DELLA FILCAMS CGIL




Direttivo Nazionale
FILCAMS-CGILA. Franceschini
(6-7 novembre 2000)


INDICE


Premessapag. I



SCHEDA N.1Le affiliazioni internazionali dellapag. 1
FILCAMS-CGIL


SCHEDA N.2UNIpag. 4



SCHEDA N.3UNI-EUROPApag. 7



SCHEDA N.4UITApag. 9



SCHEDA N.5SETA-UITApag. 13



SCHEDA N.6I costi finanziari delle affiliazionipag. 16



SCHEDA N.7Il Comitato di collegamento europeo
            per il Turismo (ETLC)pag. 20



SCHEDA N.8La consultazione a livello europeopag. 22



SCHEDA N.9Il dialogo sociale settoriale pag. 26



SCHEDA N.10I C.A.E.pag. 30




PREMESSA




Questo lavoro è stato fatto per delineare un quadro sintetico dei molteplici aspetti dell’attività internazionale.


Le schede allegate possono essere raggruppate in due blocchi:


A.temi organizzativi-finanziari (schede n. 1 – 6)

B.temi politici (schede 7-10)


Le informazioni fornite hanno un carattere orientativo.





Pag. 1



SCHEDA N. 1





LE AFFILIAZIONI
INTERNAZIONALI
DELLA FILCAMS CGIL



Pag. 2

Le affiliazioni internazionali della FILCAMS-CGIL sono descritte dallo schema A).

Schema A) : LE AFFILIAZIONI INTERNAZIONALI DELLA
FILCAMS-CGIL

Organizzazioni Mondiali
Organizzazioni Europee dei sindacati mondiali
UNI (Union Network International) UNI – EUROPE (Union Network International Europa)
UITA (Unione Internazionale dei lavoratori dell’alimentazione dell’agricoltura, del settore alberghiero e della ristorazione, del tabacco e delle categorie connesse). SETA-UITA (Sindacato Europeo dei Lavoratori dell’alimentazione, del settore alberghiero e delle categorie connesse nell’ UITA)


I settori della FILCAMS-CGIL svolgono attività internazionale sia in UNI e UNI-EUROPA che in UITA e SETA-UITA.

Per il dettaglio di tale punto si veda lo schema B).


Schema B): I SETTORI FILCAMS-CGIL E L’ATTIVITA’
INTERNAZIONALE

Organizzazioni internazionali
Settori di lavoro
UNI e UNI-EUROPA §Commercio
§Agenti e Rappresentanti di commercio
§Parrucchieri, acconciatura, estetica
§Servizi di pulizia
§Agenzie private di impiego (lavoro
    Temporaneo)
§Turismo
§Imprese di vigilanza
UITA e SETA-UITA §Turismo
§Ristorazione



Pag. 3






Inoltre partecipano all’attività internazionale sia i rappresentanti dei quadri (UNI e UNI-EUROPA) (cfr scheda n. 2 e 3) che le rappresentanti delle donne (UNI e UNI-EUROPA , UITA e SETA-UITA) (cfr schede da 2 a 5).

Infine sono presenti in organismi di tipo internazionale tutte le delegate e i delegati coinvolti nei C.A.E. (Comitati Aziendali Europei) (cfr scheda n. 10).





Pag. 4





SCHEDA N. 2





U.N.I.
(UNION NETWORK INTERNATIONAL)









Pag. 5




UNI (Union Network International) e’ una nuova organizzazione internazionale derivante dall’unificazione di quattro organizzazioni:

-FIET (Federazione internazionale degli impiegati tecnici e quadri)
-IC (internazionale delle comunicazioni)
-FGI (Federazione Grafica Internazionale)
-MEI (Internazionale dei media e dello spettacolo)

L’organizzazione è stata ufficialmente lanciata nel gennaio 2000. Il processo di accorpamento è stato pilotato attraverso una serie di tappe così riassumibili:

a.creazione di un gruppo di fusione
b.riunioni dei comitati esecutivi regionali della FIET
c.riunioni congiunte degli organismi regionali delle organizzazioni in questione
d.congressi speciali delle quattro organizzazioni. Si sono tenuti tutti nel 1999, in particolare: FIET aprile, CI settembre, MEI ottobre, FGI ottobre.

Il primo congresso mondiale di UNI si terrà nel settembre 2001.

La prima riunione del comitato esecutivo mondiale di UNI si e’ tenuta nel luglio 2000.

UNI, a livello mondiale, partecipa ai lavori del TUAC (Trade Union Advisory Committee), ed e’ membro dell’ICFTU (International Confederation of Free Trade Unions).

UNI e’ organizzata in:
-organismi regionali
-settori
-gruppi interprofessionali.

Gli schemi 1, 2, 3 descrivono tale struttura.



Pag. 6




Schema n.1: Le organizzazioni settoriali di UNI e i loro responsabili

SETTORE
RESPONSABILE
COMMERCIO JAN FURSTENBORG
TELECOMUNICAZIONI LUIS NEVES
GRAFICA ADRIANA ROSENZVAIG
MEDIA E SPETTACOLO JIM WILSON
ELETTRICITA’ PHILIP BOWYER
TURISMO BOB RAMSAY
SERVIZI DI INTRATTENIMENTO BOB RAMSAY
POSTE JOHN PEDERSEN
COIFFURE ED ESTETICA MONIQUE MARTI
IBMS (INFORMATICA) GERD ROHDE
FINANZA CHRISTINE ASMUSSEN
ASSICURAZIONI SOCIALI E SERVIZI PRIVATI DI SANITA’ BOB RAMSAY




Schema n.2: I gruppi interprofessionali

GRUPPI
RESPONSABILE
QUADRI GERD ROHDE
GIOVANI OLIVER ROETHIG
DONNE MONIQUE MARTI


Schema n.3: Le regioni UNI

REGIONI
PRESIDENTI
EUROPA ROLAND ISSEN
AMERICA JUAN JOSE’ ZANOLA
ASIA-PACIFICO JOSEPH DE BRUYN
AFRICA SHANGWA CHIFAMBA



Pag. 7



SCHEDA N. 3







UNI-EUROPA













Pag. 8

UNI-Europa e’ un’organizzazione regionale dell’UNI (cfr. scheda n.2).

UNI-Europa e’ membro della CES, ed e’ presente nel comitato esecutivo CES (3 membri effettivi – 3 membri supplenti).

Attualmente anche UNI-Europa e’ la risultante dei processi di accorpamento che hanno creato UNI. Il Segretario Generale e’ Bernadette Tesh-Ségol.

UNI-Europa, attraverso i suoi settori partecipa al dialogo sociale settoriale (cfr. scheda n.9), alla consultazione a livello europeo (cfr. scheda n.8), inoltre si occupa dei CAE (cfr. scheda n.10), e del comitato di collegamento del turismo (cfr. scheda n.7).

Per quanto concerne il settore commercio il primo direttivo di UNI-Europa commercio si e’ tenuto nel settembre 2000.

Ovviamente molto del lavoro di questo settore e’ dedicato ai processi di internazionalizzazione in atto nel commercio, ai rapporti con le multinazionali, al lavoro da svolgere nei CAE et similia.

Dato che il processo di accorpamento ha reso piu’ complessa l’organizzazione di tutta l’attività, soprattutto di quella a carattere intersettoriale attualmente si stanno organizzando coordinamenti a livello nazionale il cui scopo sarà quello di rendere piu' fluida e coesa l’azione dei sindacati che rappresentano un paese.
Per l’Italia sono presenti 14 sigle:
-Bancari e Assicurativi sia confederali che autonomi
-Terziario
-Telecomunicazioni
-Poste
-Spettacolo
-Media

Per la CGIL i sindacati sono: FILCAMS, FISAC, SLC

Tale coordinamento si dovrà occupare sia delle tematiche afferenti ad UNI-Europa che di quelle relative a UNI-Mondo.

Una particolare attenzione dovrà essere dedicata ai gruppi interprofessionali (donne, giovani, quadri).

In questa fase appare problematico il rapporto tra Eurocadres e l’organizzazione dei quadri di UNI-Europa sia in ragione dei rapporti con la CES sia rispetto al processo di consultazione europea.






Pag. 9


SCHEDA N. 4







U.I.T.A.
(Unione Internazionale dei lavoratori
    dell’Alimentazione, dell’Agricoltura,
    del settore Alberghiero e della Ristorazione,
del tabacco e delle categorie connesse).










Pag.10

Definizione di U.I.T.A.

E’ una Confederazione Internazionale di organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori dei seguenti settori:

§Agricoltura e piantagioni
§Preparazione e trasformazione dei prodotti alimentari e delle bevande
§Alberghi, Ristorazione, industria turistica
§Lavorazione e trasformazione del tabacco.

Sono affiliate all’U.I.T.A. 348 Organizzazioni di 120 Paesi, per un totale di 10.000.000 di aderenti (circa).



Storia U.I.T.A

Anno di nascita 1920, come Federazione internazionale dei lavoratori dell’alimentazione e delle bevande. Sede a Zurigo, membri per la stragrande maggioranza europei. Dopo la 2° guerra mondiale hanno aderito sindacati del Nord-America (dopo il 1950). Il nome e la forma organizzativa attuale sono stati adottati dopo la fusione con la Federazione internazionale del tabacco (1958), l’Unione internazionale dei lavoratori degli alberghi, dei ristoranti, dei caffè (1961), e la Federazione internazionale dei lavoratori delle piantagioni, dell’agricoltura e dei settori connessi (1994). Dal 1956 il segretariato dell’U.I.T.A. si trova a Ginevra.






Rapporti internazionali U.I.T.A.


Partecipa ai lavori del TUAC (Trade Union Advisory Committee).
Fa parte dell’I.C.F.T.U. (International Confederation of Free Trade Unions).





Pag.11
Attività U.I.T.A.

Sono stati formati 3 gruppi professionali (agricoltura, turismo, tabacco). Questi gruppi (settori) svolgono la loro attività tramite conferenze, riunioni ad hoc etc. Vi sono inoltre riunioni specificatamente dedicate alle più grandi società transnazionali (ndr è dal 1971 che tale attività viene svolta).
Infine sono organizzate regolarmente riunioni sulle questioni attinenti alle donne lavoratrici.


Organismi: Lo schema 1) li descrive.



Schema 1) : ORGANISMI U.I.T.A. PER COMPOSIZIONE, DURATA,
COMPITI.

ORGANISMI
DURATA/
CONVOCAZIONE
COMPOSIZIONE
COMPITI
Congresso
    Quattro anni
    Delegati mandati da affiliati in base numero iscritti dichiarati
§Delinea linea politica
§Elegge comitato esecutivo
§Elegge il presidente, i 7 vice presidenti, il segretario generale
§Adotta gli emendamenti allo statuto
§Ratifica le nuove affiliazioni
Comitato esecutivo
    Quattro anni
    50 membri
Si riunisce ogni anno per esaminare l’attività UITA, gli andamenti finanziari, etc. così come l’applicazione delle decisioni del congresso
Presidente
    Quattro anni, la carica dura un solo mandato
Presiede alle riunioni dell’UITA, e’ consultato dal segretario generale per tutte le questioni importanti riscontrate nell’attività del segretario


Pag. 12

Segue schema 1

ORGANISMI
DURATA/
CONVOCAZIONE
COMPOSIZIONE
COMPITI
Comitato Amministrativo
    Quattro anni
    Presidente, Vice Presidenti, Segretario Generale
Supervisionare l’attività del segretariato, degli uffici regionali, trattare le questioni poste alle riunioni del Comitato Esecutivo.
Segretario Generale E’ responsabile del lavoro del Segretariato e dell’esecuzioni delle decisioni del Congresso e del Comitato Esecutivo



Inoltre, esistono delle Organizzazioni Regionali per l’America Latina, l’America del Nord, l’Asia e il Pacifico, l’Europa (cfr. scheda n. 5) con propri statuti che debbano essere approvati dal Congresso UITA. Queste Organizzazioni hanno attività indipendenti anche se in collaborazione con UITA e propri organi direttivi. Le conferenze regionali eleggono periodicamente il segretario regionale e il comitato regionale. In Africa è in formazione una organizzazione regionale. Nelle altre regioni dei rappresentanti UITA vengono nominati dopo avere consultato i sindacati locali.








Pag. 13



SCHEDA N. 5






SETA-UITA














Pag. 14


SETA-UITA e’ un’organizzazione regionale di UITA(cfr. scheda n.4).

Attualmente sta per formare con E.F.A. (organizzazione europea dei lavoratori agricoli) un’unica associazione. L’operazione e’ stata messa in cantiere per molteplici motivi, i più’ importanti dei quali sono:

-necessità di dare maggiore coesione al comparto agricolo-alimentare
-necessità di raggiungere equilibri finanziari piu’ soddisfacenti.

I prodromi di questo processo risalgono agli inizi degli anni ’90. Il compimento dello stesso avverrà l’11/12/2000.

Le tappe del percorso per arrivare alla fondazione della nuova FE (Federazione Europea) nel 2000 sono state e saranno le seguenti:

26-27/6/2000 presidium e comitato esecutivo di Seta-Uita
            27/7/2000prima riunione della commissione incaricata di esaminare il progetto di statuto e gli emendamenti

            luglio 2000invito ufficiale alla V conferenza regionale di Seta-Uita e al congresso di fondazione

            12/9/2000proroga per depositare gli emendamenti al progetto di statuto della FE

            11/9/2000presidium Seta-Uita

            12/9/2000riunione congiunta dei presidi Seta e Efa
            commissione degli emendamenti statutari

            12/9/2000proroga per presentare le candidature ai posti di presidente, segretario generale e segretari settoriali della nuova F.E.

            20-21/11/2000presidio e comitato esecutivo di Seta-Uita e Efa (riunione congiunta)
            commissione delle risoluzioni





            pag. 15



            30/11/2000proroga per presentare le mozioni d’ordine

            10/12/2000mattino: riunione congiunta delle delegazioni delle donne di Seta e di
            Efa

            10/12/2000riunione congiunta dei presidi e della commissione delle risoluzioni

            11/12/2000mattino: V conferenza regionale Seta-Uita
            mattino: congresso Efa
            pomeriggio: congresso di fondazione della nuova F.E.
Chiaramente all’interno della nuova FE occorrerà lavorare affinche’ il settore turismo inteso in senso lato abbia la visibilità che gli spetta. Da questo punto di vista occorrerà anche rafforzare l’azione del comitato di collegamento (cfr. scheda 7).

Inoltre sarà necessario appoggiare, come peraltro si sta facendo, le proposte delle donne Seta-Uita volte a garantire un’effettiva partecipazione e incidenza delle lavoratrici in questa nuova FE.

Il quadro complessivo delle organizzazioni sindacali italiane che parteciperanno alla nuova FE e’ riportato nello schema A).
          Schema A): Le organizzazioni sindacali italiane che parteciperanno alla nuova FE
SETTORE
SIGLA SINDACATO
AGRICOLO ALIMENTARE FLAI-CGIL
FAI-CISL
UILA-UIL
UIMEC-UIL
UGC-CISL
ALPA-CGIL
TERZIARIO FILCAMS-CGIL
FISASCAT-CISL
UILTUCS-UIL
    Ovviamente anche nella nuova FE continueranno le attività attualmente svolte da Seta-Uita
    -dialogo sociale settoriale (cfr. scheda n.9)
    -consultazione europea (cfr. scheda n.8)
    -CAE (cfr. scheda n. 10)
    -ETLC (cfr. scheda n.7)


                                                  Pag. 16


    SCHEDA N. 6




    I COSTI FINANZIARI
    DELLE AFFILIAZIONI

















                                              Pag. 17




    Nel quadriennio 1997/2000 i costi sostenuti dalla FILCAMS per le affiliazioni

    internazionali sono descritti dalla Tab. 1 e Tab. 2 (Fonte Tabb. Amministrazione

    FILCAMS-CGIL) . La Tab. 3 riporta le spese totali per anno in lire.




    Tab. 1: -Pagamenti per organizzazione, numero iscritti dichiarati, valore quota -
    -ammontare in valuta straniera, ammontare in lire (“97)




    1997
    valuta
    membri dichiarati
    quota membro
    ammontare totale in valuta
    ammontare totale in lire
    N°1 FIET FCH
    75.000
    1,16
    87.000
    99.069.487
    N°2 EUROFIET FCH
    75.000
    0,12
    9.000
    10.853.901
    N°3 UITA FCH
    7.500
    1,85
    13.875
    16.674.434
    N°4 SETA-UITA * FB
    7.500
    16,50
    123.750
    5.905.350
    **
    * A seta-uita nel 1997 è stato dato per ogni membro 3 FB per contributo solidarietà

    ** solo quota associativa
    Pag. 18


    Tab. 2: - Pagamenti per organizzazione, numero iscritti dichiarati, valore quota.
    - ammontare in valuta straniera, ammontare in lire (“98/2000)

    1998
    valuta
    membri dichiarati
    quota membro
    ammontare totale in valuta
    ammontare totale in lire
    N°1 FIET FCH
    75.000
    1,22
    91.500
    110.120.251
    N°2 EUROFIET FCH
    75.000
    0,12
    9.000
    10.842.750
    N°3 UITA FCH
    10.000
    1,90
    19.000
    22.916.375
    N°4 SETA-UITA FB
    10.000
    16,50
    165.000
    7.912.411
    1999
    valuta
    membri dichiarati
    quota membro
    ammontare totale in valuta
    ammontare totale in lire
    N°1 FIET FCH
    75.000
    1,28
    96.000
    117.232.760
    N°2 EUROFIET FCH
    75.000
    0,16
    12.000
    14.650.000
    N°3 UITA FCH
    10.000
    1,95
    19.500
    23.799.396
    N°4 SETA-UITA ECU
    10.000
    0,55
    5.500
    10.649.485
    2000
    valuta
    membri dichiarati
    quota membro
    ammontare totale in valuta
    ammontare totale in lire
    N°1 UNI FCH
    75.000
    1,33
    99.750
    126.775.766
    N°2 EUROFIET FCH
    75.000
    0,20
    15.000
    19.064.025
    N°3 UITA FCH
    10.000
    2,00
    20.000
    25.418.700
    N°4 SETA-UITA ECU
    10.000
    0,59
    5.900
    11.423.993

    Tab. 3 : - Spese totali per le affiliazioni internazionali in lire per anno (1997/2000)
              Anno
              Spesa Totale in Lire
              1997
              132.503.172
              1998
              151.791.787
              1999
              166.331.641
              2000
              182.682.484

              (Fonte: Amministrazione FILCAMS-CGIL, nsel)




              Pag. 19



              Per esaminare l’andamento della spesa è opportuno procedere per sigla e scorporare i dati non omogenei. E’ questo il caso di UITA e SETA-UITA in quanto gli iscritti dichiarati nel 1997 non sono uguali a quelli del 1998 (7.500 a fronte di 10.000)

              Nel merito:

              Dal 1997 al 2000

              ¨Le quote FIET (UNI dal 2000) fanno registrare un incremento di £ 27.706.279
              (+ 27,9%)
              ¨Le quote EUROFIET (UNI-EUROPA dal 2.000) hanno raggiunto una crescita di
              £ 8.210.124 (+ 75%)


              DAL 1998 al 2000

              ¨Le quote UITA hanno realizzato un aumento di £ 2.502.325 (+ 10,9%)
              ¨Le quote SETA-UITA fanno registrare un incremento di £ 3.511.582 (+ 44,3%)

              Ordinando per percentuale di incremento si ha la seguente graduatoria:

              1. EUROFIET (UNI-EUROPA dal 2000)(+ 75%)
              2. SETA-UITA(+44,3%)
              3. FIET (UNI dal 2000)(+ 27,9%)
              4. UITA(+ 10,9%)


              La composizione % della spesa per gli anni 1998-2000 è illustrata dalla Tab. 4.


              Tab. 4 : - Composizione % spesa (anni “98-’00)
    ORGANIZZAZIONI
    1998
    1999
    2000
    FIET (UNI dal 2000)
    72,6
    70,5
    69,4
    EURO-FIET (UNI-EUROPA dal 2000)
    7,1
    8,8
    10,4
    UITA
    15,1
    14,3 13,9
    SETA UITA
    5,2
    6,4
    6,3
    100.0
    100.0
    100.0

    (Fonte: Amministrazione FILCAMS-CGIL, nsel).

    Come si vede nel corso del tempo si stanno manifestando i seguenti fenomeni:

    ¨Lievitazione della spesa a causa sia dell’aumento delle quote che delle ragioni del cambio;
    ¨Progressivo aumento dell’incidenza delle organizzazioni europee (più netto per UNI-EUROPA) all’interno di un quadro di spesa nettamente dominato da UNI.
                                              Pag. 20







    SCHEDA N. 7





    IL COMITATO
    DI COLLEGAMENTO EUROPEO
    PER IL TURISMO
    (E.T.L.C.)









    Pag. 21

    Il Comitato di Collegamento Europeo per il Turismo (E.T.L.C.) è stato fondato, nel 1995 da SETA-UITA ed EURO-FIET, su impulso dei sindacati italiani.

    Tale comitato, nel quadro della creazione dell’Europa Sociale, ha come principali obiettivi:

    §Rafforzamento della cooperazione sindacale europea nelle aziende transnazionali del turismo
    §Scambio di informazioni in materia di occupazione, condizioni di lavoro, tasso di sindacalizzazione nel settore
    §Promozione della formazione iniziale e continua
    §Organizzazione di manifestazioni comuni

    La nascita di tale organismo deriva dai seguenti motivi

    §Mancanza di una politica europea di settore
    §Presenza nel settore di molteplici organizzazioni internazionali che per svolgere un’azione efficace debbono stabilire punti di contatto e azioni in comune
    §Stretto legame del turismo con altri settori (trasporti etc).

    Le attività di ETLC in questi anni sono state molteplici, lo Schema A) ne raggruppa alcune per tipologia. Attualmente è in preparazione una conferenza sul turismo nei paesi mediterranei.


    Schema A) : Attività di ETLC

    TIPOLOGIE
    DESCRIZIONE ATTIVITA’
    Conferenze Ne sono state organizzate 3 a livello europeo
    Studi Tipologie di occupazione nel turismo; Lavoro minorile nel settore
    Partecipazione ETLC ad organismi internazionali ETLC è stato coinvolto nel lavoro del “Gruppo ad alto livello Turismo e occupazione”.

    ETLC è stato consultato dai membri del dialogo sociale europeo nel settore HORECA/turismo
    Meeting internazionali Seminario internazionale sui CAE nelle industrie transnazionali del turismo
    Codici etici ETLC ha espresso la propria opinione in merito al codice globale etico nel turismo varato nel 1999 dal WTO (World Tourism Organisation). Il WTO è una organizzazione intergovernativa di 138 membri

    Pag. 22









    SCHEDA N. 8



    LA CONSULTAZIONE
    A LIVELLO EUROPEO
























    Pag. 23



    L’art. 138 del trattato di Amsterdam stabilisce che la Commissione deve

    promuovere la consultazione dei partners sociali al livello comunitario e deve

    prendere tutte le misure utili per facilitare il loro dialogo, facendo in modo che

    vi sia un equilibrio tra le stesse.


    Per ottenere ciò, la Commissione prima di presentare proposizioni in campo

    sociale, consulta i partners sociali circa l’orientamento possibile di un’azione

    comunitaria.


    Dopo questa tappa, se la Commissione ritiene che un’azione

    comunitaria è fattibile, consulta i partners sociali sui contenuti della stessa.



    I patners sociali inviano alla Commissione un avviso o una risoluzione in

    materia. In occasione di questa consultazione i partners sociali possono

    informare la Commissione della loro volontà di iniziare il processo previsto

    dell’art. 139 (possibilità di addivenire ad accordi tra le parti nelle materie

    dell’art. 137: miglioramento luogo di lavoro per proteggere salute e sicurezza

    dei lavoratori, condizioni di lavoro, informazione e consultazione dei

    lavoratori, integrazione delle persone escluse, uguaglianza di opportunità tra

    uomini e donne nel mercato del lavoro e nel trattamento di lavoro)


    Il meccanismo messo in essere dell’art. 138 è rappresentato nella pagina

    seguente.

    Pag. 24
    ART. 138


    COMMISSIONEPARTNERS SOCIALI





    Pag. 25

    Questo processo di consultazione riguarda sia i soggetti a vocazione generale che le organizzazioni specifiche, lo Schema A) rappresenta il quadro degli attori coinvolti.

    Schema A): Consultazione ai sensi dell’art. 138 (per le organizzazioni settoriali
    sono riportate solo quelle riguardanti i settori affiliati a Uni-Europa e
    Seta-Uita)

    TIPOLOGIA ORGANIZZAZIONE
    LAVORATORI
    IMPRENDITORI
    Organizzazioni interprofessionali a vocazione generale CES
      UNICE
      CEEP
    Organizzazioni interprofessiionali di alcune categorie di lavoratori o di imprese CEC
    EUROCADRES (CES)
      UEAPME
    Organizzazioni specifiche
      EUROCHAMBRES
    Organizzazioni settoriali e federazioni settoriali affiliate alla CES
    Commercio UNI-EUROPA
      EUROCOMMERCE
    Assicurazioni UNI-EUROPA
      ACME, BIPAR, CEA
    Banche UNI-EUROPA
      FBE, GEBC,GECE
    Pulizia UNI-EUROPA
      FENI
    Poste e Telecomunicazioni UNI-EUROPA
    Grafici UNI-EUROPA
    Horeca SETA-UITA
      HOTREC

    Il dispositivo dell’art. 138 (ex art. 118 A) è stato utilizzato, dal 1993, 6 volte in particolare:

    CAE
    Gli elementi scaturiti dalla discussione dei partners sociali sono stati ripresi nella proposizione adottata dalla commissione

    CONCILIAZIONE TRA LA VITA FAMILIARE E VITA PROFESSIONALE
    Accordo del 14 dicembre 1995 sui congedi parentali

    ONERE DELLA PROVA NEL CASO DI DISCRIMINAZIONE FONDATA SUL SESSO
    I partners sociali hanno scelto di lasciare questa problematica al legislatore

    FLESSIBILITA’ DEL TEMPO DI LAVORO E SICUREZZA DEI LAVORATORI
    Accordo del giugno 1997 sul lavoro a tempo parziale
    Accordo del marzo 1999 sul contratto di lavoro a tempo determinato

    MOLESTIE SESSUALI
    I datori di lavoro si sono opposti all’adozione di un dispositivo su tale materia

    INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI
    I datori di lavoro si sono opposti all’adozione di un dispositivo europeo in tale campo.


      Pag. 26

    SCHEDA N. 9





    IL DIALOGO SOCIALE
    SETTORIALE














    Pag. 27

    Per inquadrare il dialogo sociale settoriale è opportuno fornire alcuni riferimenti sia in

    materia di dialogo sociale tout court sia in relazione alla storia di questa tipologia


    DEFINIZIONE DI DIALOGO SOCIALE

    Per dialogo sociale si intende: “Il processo di interazione continua tra i partners sociali volto a pervenire ad accordi sul controllo di alcune variabili a livello sia macro che micro-economico” (fonte: “Glossario sulle relazioni industriali”, fondazione di Dublino, 1993).


    STORIA DEL DIALOGO SOCIALE NELLA COMUNITA’ EUROPEA

    A partire dal 1985 per iniziativa dell’allora presidente della Commissione Europea Jacques Delors i partners sociali si sono impegnati in una iniziativa volta a sviluppare un dialogo autonomo che aveva la finalità di prefigurare la creazione di uno spazio “contrattuale europeo”.

    Il dialogo “Val Duchesse” (ndr dal luogo dove si svolse la prima riunione) è stato più volte rilanciato tramite riunioni plenarie (il vertice del dialogo sociale) e attualmente prosegue nel comitato di dialogo sociale (livello permanente del dialogo) e nei suoi gruppi di lavoro tecnici (macro-economia, mercato del lavoro, educazione e formazione).

    L’assetto qui descritto è rappresentato dallo Schema A).

    Schema A): - Il Dialogo sociale Europeo






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    Dopo il 1° gennaio 1999 si è ritenuto di utilizzare questo modello anche per il dialogo settoriale attraverso la creazione, nei settori che ne fanno domanda, di comitati di dialogo sociale settoriale. Questi nuovi comitati, stabiliti su base volontaria, rimpiazzano i vecchi comitati paritetici e i gruppi di lavoro informali creati a scopo consultivo. Quindi i comitati di dialogo sociale settoriali (CDSS) si basano sulla volontà degli attori sociali di sviluppare un dialogo sociale in tutte le sue dimensioni nei settori di riferimento.

    Attualmente (dati al marzo 2000) i nuovi CDSS sono 25 a fronte dei 9 vecchi comitati e dei 15 vecchi gruppi informali (cfr Tab. A)


    Tab. A) : Comitati di dialogo sociale settoriali (CDSS), vecchi comitati, vecchi gruppi
    informali, per settori e parti sociali

    SETTORI
    SINDACATI LAVORATORI
    SINDACATI
    DATORI LAVORO
    VECCHI COMITATI
    VECCHI GRUPPI INFORMALI
    NUOVI
    CDSS
    Agricoltura EFA GEOPA/COPA
    SI
    SI
    Assicurazioni UNI-EUROPA CEA;BIPAR;ACME
    SI
    SI
    Banche UNI-EUROPA FBF;GECE;GEBC
    SI
    SI
    Calzature FSE-THC CEC
    SI
    SI
    Commercio UNI-EUROPA EUROCOMMERCE
    SI
    SI
    Concia FSE-THC COTONCE
    SI
    Costruzioni FETBB FIEC
    SI
    SI
    Cultura EEA PEARLE
    SI
    Elettricita’ EPSU;EMCEF EURELECTRIC
    SI
    SI
    Ferrovie ETF CCFE
    SI
    SI
    Grafica UNI-EUROPA INTERGRAF
    SI
    Lavoro temporaneo UNI-EUROPA CIETT
    SI
    Legno FETBB CEI-LEGNO
    SI
    SI
    Media FEJ VER; ENPA
    SI
    Navigazione interna ETF UINF;ESO
    SI
    SI
    Pesca marittima ETF EUROPESCA/
    COGECA
    SI
    SI
    Poste UNI-EUROPA POSTEUROP
    SI
    SI
    Pulizie UNI-EUROPA FENI
    SI
    SI
    Servizi alla persona (parrucchieri etc) UNI-EUROPA CIC EUROPE
    SI
    Servizi pubblici locali EPSU CCRE
    SI
    Sicurezza privata UNI-EUROPA COESS
    SI
    SI
    Telecomunicazioni UNI-EUROPA ETNO
    SI
    SI
    Tessile FSE-THC EURATEX
    SI
    SI
    Trasporto aereo ETF;ECA AEA:ERA;ACI;EU;
    IACA
    SI
    SI
    Trasporto marittimo ETF ECSA
    SI
    SI
    Trasporto su strada ETF IRU
    SI
    SI
    Turismo (alberghi, ristoranti etc.) SETA-UITA HOTREC
    SI
    SI
    Zucchero SETA-UITA CEFS
    SI
    SI
    Totale
    9
    15
    25

    (Fonte Tab. “Les Relations du travail en Europe” CE, nsel)


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    Di questi nuovi 25 CDSS 6 riguardano la nostra categoria, in particolare si tratta di:
    -Commercio
    -Lavoro Temporaneo
    -Pulizie
    -Servizi alla persona
    -Sicurezza privata
    -Turismo

    I primi 5 afferiscono ad UNI-EUROPA (cfr scheda n. 3 e n. 1) e il sesto a SETA-UITA (cfr scheda n. 1 e n. 5).

    Per quanto concerne i risultati del dialogo sociale settoriale la Tab. B) ne elenca alcuni.




    Tab. B): - Esempi di testi congiunti adottati nel quadro del dialogo sociale settoriale



    SETTORI
    CONTENUTO TESTI CONGIUNTI
    ANNO DI ADOZIONE
    Commercio Accordo sui diritti e i principi fondamentali del lavoro
    1999
    Horeca Raccomandazione sulla promozione dell’impiego
    1999
    Sicurezza Privata Manuale concernente l’attribuzione dei mercati pubblici
    1999
    Pulimento Memorandum sui nuovi giacimenti d’impiego
    1996


    Oltre ai testi congiunti, il dialogo sociale settoriale si occupa di iniziative di natura diversa, in special modo di azioni riguardanti la formazione, di conferenze congiunte o di studi particolari, es. l’indagine sul commercio elettronico attualmente in corso.

    In generale, comunque, si può notare che i partners sociali attraverso il dialogo sociale mettono in piedi più iniziative di tipo “reattivo” che attivo. Infatti molto spesso “reagiscono” ad iniziative europee e a consultazioni lanciate dalla Commissione.





    Pag. 30







    SCHEDA N. 10




    I C.A.E.
    (Comitati Aziendali Europei)










    Pag. 31


    Il manifestarsi dei processi di acquisizione e fusione a livello transnazionale, il progressivo aprirsi dei mercati che ha permesso l’espansione delle imprese a carattere multinazionale hanno determinato in tutti i settori la presenza di attori economici sempre meno connotati dalla loro appartenenza alla nazione di nascita.


    Tutto ciò ha posto e pone problemi di non facile soluzione rispetto ai modelli contrattuali da adottare in questi ambiti dato che permangono profonde differenze tra i vari sistemi contrattuali nazionali. La Direttiva 94/45/CE rappresenta, in ambito europeo, un primo tentativo di affrontare, sia pure parzialmente, questa tematica.
    Infatti permette l’istituzione di CAE (Comitati Aziendali Europei) che si configurano come organismi di partecipazione (informazione e consultazione).
    Non si tratta di una vera e propria negoziazione collettiva europea, ma di una negoziazione transnazionale alla quale si applica il diritto del Paese in cui è collocata la direzione generale dell’impresa o del gruppo d’imprese in questione.
    Rimane aperto il problema del rapporto tra gli eventuali accordi stipulati dai soggetti che hanno dato vita al CAE o che hanno messo in atto la procedura d’informazione e consultazione e le convenzioni nazionali a cui le imprese del gruppo già si attengono.


    Attualmente i sindacati europei stanno chiedendo la revisione della Direttiva sui CAE.
    A tal fine viene utilizzato l’art. 15 della Direttiva che prevede la possibilità di un riesame trascorsi cinque anni.


    Le richieste sono volte essenzialmente a:

    -rendere efficace sia il diritto all’informazione che quello alla consultazione
    -dotare di risorse i componenti dei CAE al fine di permettere loro il concreto esercizio delle funzioni che debbono svolgere
    -riconoscere il ruolo del sindacato.



    Per il 31 ottobre 2000 la CES ha indetto una giornata europea di azione dedicata al “Miglioramento dei diritti di informazione e consultazione nelle imprese transnazionali”.


    I CAE attualmente in essere attinenti alle multinazionali che operano in Italia nei nostri settori sono raggruppati nelle tabb. 1 e 2.








    Pag. 32
    Tab. 1 - I CAE del Turismo e della Ristorazione



    COMPAGNIA
    STATO DELL’ARTE
    ACCOR Riunioni informali negli anni ’90. Riunioni della Direzione Generale e dei sindacati affiliati di quattro Paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Italia) nel 1994 e 1995. Costituzione del CAE che rappresenta 12 Paesi dell’U.E. e la Svizzera
    Nel 1995 è stato siglato un accordo tra UITA e ACCOR a livello mondiale. Attualmente è in corso una ridiscussione dell’accordo CAE per renderlo più efficace.
    Mc DONALD’S Di emanazione aziendale, contestato dai sindacati.
    STARWOOD La negoziazione iniziata nel 1997 si è conclusa con un accordo nel settembre 2000. L’accordo è stato siglato dal comitato promotore in cui erano presenti i sindacati italiani e SETA-UITA. Attualmente si tratta di procedere alla scelta dei delegati che dovranno fare parte del CAE.
    CLUB MED Nel 1999 è stato siglato un accordo tra la Direzione Generale del Club Med e SETA-UITA per la costituzione e il funzionamento di un comitato europeo di dialogo sociale. La prima riunione si è tenuta nell’aprile 2000. In questa riunione è stato affrontato il tema della terziarizzazione. L’azienda si è impegnata a rispettare determinate regole.
    AUTOGRILL E’ in corso la trattativa per costituirlo
    SODEXO Anno di nascita 1996/’97





    Pag. 33
    Tab. 2: - I CAE delle multinazionali del Terziario



    COMPAGNIA
    STATO DELL’ARTE
    AUCHAN Un consiglio Europeo è stato formato tra l’impresa e alcuni sindacati francesi del commercio. Euro-Fiet non ha riconosciuto tale consiglio. Una riunione si è tenuta nel 1998 a Parigi su iniziativa dei sindacati italiani. E’ stato siglato un accordo di ristrutturazione del CAE.
    Si sono messe in essere consultazioni regolari Alcuni cambiamenti intervenuti nella direzione aziendale stanno rallentando e complicando questo processo.
    CARREFOUR Il CAE è nato nel 1996. La fusione di questo CAE con quello di Promodes è stato il problema affrontato nel 1999 a seguito dell’unione delle due insegne. Nell’agosto 2000 è stato siglato l’accordo che istituiva il nuovo CAE derivante dalla fusione Carrefour/Promodes. La Direzione del gruppo si è dichiarata disponibile a intavolare un dialogo a livello mondiale con UNI-COMMERCE
    IKEA L’accordo per il CAE è stato siglato nel 1999
    PROMODES L’accordo è stato siglato nel 1996. Il CAE Promodes si è fuso con quello Carrefour.
    METRO Un CAE è stato negoziato da EURO-FIET nel 1997, comprende anche la Turchia. E’ stato lanciato un progetto di organizzazione sindacale nell’Europa centrale e orientale.
    GRUPPO PINAULT
    PRINTEMPS - REDOUTE
    Il gruppo Pinault che è presente anche in Italia. Nel settembre 2000 è stato firmato un accordo per la costituzione del CAE
    RENAULT In essere dal 1995, è un CAE multisettoriale

    Pag. 34


    (Segue tab. 2)

    COMPAGNIA
    STATO DELL’ARTE
    CANON In essere dal 1996
    KODAK In essere dal 2000
    AMERICAN EXPRESS In essere dal 1997
    COFATHEC (Gas de France) Trattative in corso
    OTTO VERSAND Questo Gruppo ha formato un CAE scegliendosi i lavoratori. In Italia dopo avere ceduto Postalmarket ha solo Euronova.
    COMPAQ In essere dal 2000
    INTERMARCHE’
    SPAR
    Intermarchè è presente in Italia.
    Sono in corso contatti tra Uni-Europa, sindacati francesi, tedeschi e l’azienda per formare il CAE