Siglato il nuovo contratto nazionale
Sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023
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È stato firmato il 7 giugno il rinnovo del contratto nazionale degli Agenti immobiliari professionali e mandatari a titolo oneroso, circa 120mila dipendenti ai quali si aggiungono i mediatori creditizi di oltre 40mila agenzie sparse sul territorio nazionale. Il nuovo contratto che Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari – sarà in vigore fino al 31 dicembre 2023.
L’aggiornamento salariale prevede un incremento di 80 euro a regime per il IV Livello, da riparametrare per gli altri livelli, che sarà corrisposto in quattro tranche con decorrenza dal 1° ottobre 2021 al 1° novembre 2023, mentre un’una tantum di 200 euro, corrisposta in due tranche a luglio e settembre, è andata a compensare la vacanza contrattuale 1° gennaio 2020 al 31 maggio 2021.
Il nuovo contratto introduce in via sperimentale la possibilità per le agenzie immobiliari fino a 15 dipendenti di assumere lavoratori in possesso della qualifica professionale o che abbiano conseguito il titolo attraverso l’apprendistato, un provvedimento importante per il corretto inquadramento del personale in un settore interessato da lavoro nero e sommerso.
Il trattamento economico vede una retribuzione in parte fissa, pari al 90% delle tabelle paga riferite al 2° e al 3° livello, e in parte con provvigione non inferiore al 10% sui contratti conclusi dagli agenti, percentuale che può essere aumentata a discrezione delle agenzie. Gli agenti che non raggiungono gli obiettivi di vendita hanno comunque diritto a una provvigione di garanzia pari al 2% della retribuzione annuale, calcolata a 12 mesi.
I lavoratori dipendenti possono optare per l’erogazione mensile della quattordicesima mensilità, previa verifica da parte dell’ente bilaterale di settore EBNAIP.
Sulla parte normativa il rinnovo interviene sul sistema di classificazione del personale con l’introduzione di nuove figure professionali operative sul mercato, le ferie solidali e il congedo parentale ad ore, con regole migliorative rispetto alle previsioni di Legge. Sul welfare contrattuale riferito all’assistenza sanitaria integrativa le parti si sono impegnate a definire l’adesione a una forma di assistenza sanitaria già esistente in altri comparti simili.
Una dichiarazione congiunta formulata sulla base della convenzione ILO190 impegna infine le parti ad attivare azioni di lotta contro le molestie e le violenze sessuali.