7/10/2022 ore: 16:17

Chiude Ipercoop Afragola, a rischio 140 lavoratrici e lavoratori

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Ancora un altro giorno di presidio per i 140 dipendenti dell’Ipercoop di Afragola, chiusa da lunedì 3 ottobre. A fine settembre la proprietà del punto vendita, GDM, aveva comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori la chiusura per lavori straordinari con riapertura in data da destinarsi, ma da subito è sembrata una motivazione poco consistente.
Alla richiesta di chiarimenti, infatti, l’azienda, ha ammesso di non riuscire più a sostenere i costi, ma anche di non avere altre soluzioni perché i tentativi di vendita ad un’altra società e quindi ad un altro marchio, sono stati interrotti dalla proprietà dell’immobile che non vuole modificare il punto vendita ad insegna Coop.
L’ipercoop è all’interno del centro commerciale “le Porte di Napoli” tra Afragola ed Acerra, dove sono presenti più di 70 negozi, bar, ristoranti e un cinema multisala. Negli anni dell’emergenza sanitaria, pur potendo rimanere aperto, l’ipermercato ha sofferto a causa della distanza dai centri abitati e il blocco degli spostamenti tra comuni e i dipendenti sono stati in cassa integrazione per molti mesi.
I lavoratori sono in presidio da 5 giorni, hanno bloccato sia l’entrata del centro commerciale che del parcheggio, invitando i clienti a non fare acquisti per solidarietà. 
“La motivazione della chiusura aziendale ci è sembrata da subito poco chiara, troppe cose non tornano” racconta Paola Guadagno lavoratrice Ipercoop e delegata Filcams Cgil. “Non è possibile arrivare alla chiusura di un punto vendita, pur di non accettare un nuovo marchio. A farne le spese siamo noi lavoratori, già in difficoltà da diversi mesi, visto che dopo la cassa integrazione per Covid siamo passati a quella per crisi. Siamo stati gli unici in tutta la Campania.”
“È una situazione gravissima, ha affermato Luana Di Tuoro, segretaria generale Filcams Cgil Napoli e Campania, “facciamo appello a tutte le parti in causa, cioè GDM, Coop Alleanza3.0 e GD affinchè si assumano le proprie responsabilità e si impegnino a trovare una soluzione a salvaguardia dell’occupazione: Non si gioca con la vita di questi lavoratori. 
Il 7 ottobre si è tenuto l’incontro con tutte le parti coinvolte per affrontare la situazione e trovare una soluzione per i 140 dipendenti e le loro famiglie che rischiano di rimanere senza lavoro. L'incontro è stato aggiornato alla prossima settimana.