Feltrinelli e Finlibri, in stato di agitazione gli oltre 1.200 dipendenti della catena di librerie
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Dopo sei mesi di trattative per il rinnovo del contratto integrativo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, unitamente al Coordinamento Nazionale delle delegate e dei delegati di Feltrinelli S.p.A. e Finlibri S.r.l., hanno proclamato lo stato di agitazione degli oltre 1.200 dipendenti della catena di librerie.
La decisione arriva dopo il no dell’azienda all’eliminazione del “salario di ingresso”, misura discriminatoria che penalizza i neoassunti, e a fronte di proposte contrattuali ritenute insufficienti.
Le principali criticità riguardano l’incremento del buono pasto troppo dilazionato nel tempo, l’indennità domenicale inadeguata e vincolata a criteri restrittivi, l’esclusione dei neoassunti da indennità e premi per lunghi periodi.
Le condizioni di miglior favore contenute nel contratto integrativo devono essere considerate un patrimonio comune di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Dopo anni di sacrifici in nome della sostenibilità aziendale, è giunto il momento di riconoscere equamente l’impegno di ciascuna e ciascuno!
Per informare e coinvolgere tutte le lavoratrici e i lavoratori, saranno organizzate assemblee nei luoghi di lavoro per discutere dei recenti sviluppi e delle azioni da intraprendere.
Lo stato di agitazione proseguirà fino a una revisione delle posizioni aziendali con il blocco degli straordinari/supplementari, Il blocco del lavoro festivo e domenicale e l’interruzione di ogni forma di flessibilità.