Legalità nel Terziario: Primo Rapporto dell’Osservatorio
Bindi, Gabrielli, Landini e Sabella intervengono sul tema
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La Filcams Cgil da tempo segue ed è coinvolta nelle battaglie di legalità contro i fenomeni illegali che investono e condizionano il lavoro.
L’illegalità per lavoratrici e lavoratori si traduce nella mancanza di contratti scritti, nel mancato riconoscimento della retribuzione e della contribuzione, nel lavoro nero e grigio, nei sotto-inquadramenti e negli straordinari non pagati, nell’assenza di tutele per la sicurezza e nella messa a rischio della salute, e ancora nell’applicazione di contratti pirata e nell’abuso di contratti atipici.
La Presentazione del Primo Rapporto dell'Osservatorio Legalità
Riguarda l’iniziativa
Per questo “la Filcams ha sentito la necessità di dare vita a un nuovo spazio di approfondimento e ricerca” ha spiegato Luca De Zolt, della Filcams Cgil Nazionale nella giornata di presentazione del Primo Report dell’Osservatorio sulla Legalità nel Terziario, “per dotare la nostra azione sindacale di più strumenti, sia per capire che per agire. Il principio dell’iniziativa collettiva ci ha condotto, con il supporto del nostro Centro Multiservizi Ce.Mu., del suo Centro studi e della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, a intraprendere un percorso interdisciplinare di osservazione e approfondimento nel quale abbiamo coinvolto un gruppo di compagni e compagne di strada che in occasioni e ambiti diversi abbiamo incrociato sul nostro cammino.”
Guarda il video di presentazione
Il lavoro di ricerca vuole essere allo stesso tempo uno strumento di denuncia e lo stimolo a un dibattito con i decisori politici, con il mondo dell’informazione e con la società civile tutta.
“La mafia è uno degli ostacoli più grandi per il nostro paese” Rosy Bindi, collegata da remoto con l’iniziativa, ha risposto alle domande del moderatore Marco Carrara, “la mafia si combatte con buone leggi, con i magistrati e le forze dell’ordine, ma anche con la coscienza dei cittadini e il rispetto dei codici etici di ogni professionista, perché serve una grande alleanza civica contro il potere mafioso. Un’alleanza per la legalità.”
Per questo è necessario partire da “formazione e sensibilizzazione della classe dirigente, condivisione delle informazioni e dei dati e creazione di centrali uniche di committenza”, elementi indispensabili nella lotta per la legalità per il magistrato Alfonso Sabella (guarda la sua video intervista su www.filcams.cgil.it),
“La sfida sta nella prospettiva” ha affermato Maria Grazia Gabrielli segnalando l’importanza di “un progetto che possa garantire regole certe trasparenti e un sistema di controllo che aiuti anche a bonificare l’economia e il tessuto imprenditoriale, che rischia di far prevalere una parte di aziende che operano nell’illegalità a discapito delle aziende che provano a stare nella legalità. E il PNRR può dare un contributo fondamentale a questa battaglia.”
“La lotta per la legalità deve diventare un impegno di tutta la Cgil, una pratica diffusa – ha detto concludendo Maurizio Landini - lavorando su una programmazione, un progetto e una presenza fisica e digitale, per raccontare le buone pratiche realizzate e per chiedere a tutti i soggetti di impegnarsi, sottoscrivendo un manifesto condiviso. L’azione del sindacato può trasformare la società e il filo della legalità unire e rilanciare il paese.”
Il terziario non è un mondo fatto di lavoretti e imprese fai-da-te, ma un settore industriale che va pensato, regolato e rilanciato nelle sue principali articolazioni. Non capirlo e non intervenire adeguatamente significa far prevalere speculazioni, interessi mafiosi, sfruttamento e consegnare ambiti interi di economia e di impresa a dinamiche lontane da quelle definite nella nostra Carta costituzionale: il lavoro è alla base del nostro vivere democratico e carattere istitutivo e imprescindibile del nostro principio fondamentale di legalità.
Primo Rapporto dell’Osservatorio sulla legalità nel terziario
Il primo volume racchiude diversi contributi e riflessioni per mettere in luce le dinamiche e i fenomeni dell’illegalità nel terziario, turismo e servizi.
Apre il volume il contributo di Laura Calafà, la quale affronta con una prospettiva giuslavoristica la natura multidimensionale del fenomeno dell’illegalità.
Stefania Pellegrini focalizza l’attenzione sulla fase di emergenza determinata dalla pandemia di Covid-19 e analizza le strategie possibili adottate dalle mafie per trarre vantaggio dalle fragilità sociali ed economiche, considerando anche la commistione crescente tra la criminalità organizzata e la criminalità comune.
Luca Pellegrini approfondisce un ulteriore elemento di complessità dell’illegalità nei settori del terziario, partendo da un elemento caratterizzante, strutturale, dell’economia di mercato: la sua natura dinamica e trasformatrice, con una perenne distruzione del vecchio, sostituito dal nuovo.
Stefano Landi e Paolo Roca Rey analizzano l’illegalità nelle attività turistiche, considerate particolarmente a rischio in seguito alla crisi determinata dalla pandemia di Covid-19.
Marco Paggi mostra come l’illegalità possa assumere forme intense e capillari, indagando il caso del lavoro domestico e di cura, ormai prevalentemente demandato a persone immigrate e contrassegnato da un radicato e diffuso sfruttamento
Marco Omizzolo evidenzia la natura della «violenza infrastatale» agita della mafia, quella di un potere interno allo Stato che vuole condizionarlo, capace di intervenire e svilupparsi mediante la capacità di dialogare e accordarsi con referenti pubblici e privati.
L’intervento di Omizzolo dialoga con quello di Paolo Borrometi, il quale approfondisce l’analisi delle agromafie percorrendo le diverse fasi della filiera agricola nelle quali le mafie gestiscono i propri affari illegali.
Pierdanilo Melandro, partendo dall’esperienza di «appaltista pubblico», affronta il tema del rapporto con le istituzioni, analizzando le condotte sensibili sulle quali è necessario porre attenzione per contrastare l’illegalità nel settore dei contratti pubblici.
Beppe De Sario e Daniele Di Nunzio analizzano le strategie di contrasto all’illegalità nel commercio, turismo e nei servizi messe in atto dai sindacati, considerando tre ambiti di intervento: campagne, protocolli territoriali e accordi aziendali.