8/10/2021 ore: 12:28

Mense e bar della Regione Toscana: riconosciuti i diritti dei lavoratori

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Riconosciuti gli accordi integrativi territoriali: il Tribunale di Firenze dà ragione al ricorso delle lavoratrici e dei lavoratori dopo il cambio di appalto. Soddisfatte la Filcams Cgil e la Cgil

Nel 2018 l’azienda vicentina Serenissima Spa, subentrò nell’appalto a Camst, e grazie alla clausola sociale contrattuale, tutto il personale impiegato venne riassorbito mantenendo lo stesso Contratto nazionale e l’anzianità maturata. Ma l’azienda vicentina ritenne non dovute le somme frutto della contrattazione territoriale relativa alla provincia di Firenze. Si tratta di oltre 80 euro al mese per un full time. 
19 lavoratrici e lavoratori iscritti alla Filcams Cgil di Firenze fecero ricorso avvalendosi dell’ufficio vertenze e legale della Camera del Lavoro di Firenze dando luogo ad un lungo percorso processuale che, dopo più di tre anni ha dato finalmente l’esito sperato.
Il Tribunale di Firenze ha riconosciuto a queste lavoratrici e lavoratori gli integrativi territoriali evidenziando come essi derivassero soprattutto dalla clausola sociale contrattuale. 
Lieto fine dunque per questa vicenda: Serenissima Spa ora è tenuta a versare tutti gli arretrati dovuti.
“Questa vertenza, pur riguardando direttamente 19 lavoratrici e lavoratori ha conseguenze ben più ampie” afferma Maurizio Magi segretario generale della Filcams Cgil di Firenze: “stabilisce infatti che non basta una sede aziendale fuori dal territorio per determinare il non riconoscimento dei diritti frutto di contrattazione territoriale. Se così non fosse, le conseguenze sarebbero gravissime. Si determinerebbe velocemente l’aggressione del mercato da parte di aziende che non applicando la contrattazione relativa a specifiche peculiarità del territorio, diventerebbero troppo competitive rispetto alle aziende che hanno proceduto invece ad una contrattazione volta a limitare le differenze economiche tra i cambi di appalto.”

La Camera del Lavoro di Firenze e la Filcams Cgil di Firenze hanno intrapreso vertenze collettive per salvaguardare il tessuto economico del territorio, per scongiurare speculazioni al ribasso: “Questa sentenza - prosegue - fa prevalere le logiche economiche territoriali contro le logiche speculative del mercato aperto. Seppur su scala abbiamo costruito un modello che deve condurre al bilanciamento degli interessi relativi alla libertà di impresa globale con l’equilibrio dell’economia territoriale. Questa vittoria dimostra ancora una volta che i diritti del lavoro si difendono propugnando la contrattazione e facendola valere con l’azione sindacale.”