15/1/2025 ore: 14:44

Unicoop Tirreno - Coop Centro Italia: una fusione con molti punti interrogativi

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Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia hanno infine presentato, anche alle Organizzazioni Sindacali, il Piano industriale, che da mesi era oggetto di voci, comunicando la decisione di fondersi per dare vita ad una “nuova” cooperativa che prenderà il nome di Unicoop Etruria, cambiando la geografia delle cooperative di consumo nel centro-Italia. 
Nelle intenzioni dichiarate, la fusione sarà parte di un piano complessivo di rilancio finalizzato a ritrovare competitività per due soggetti che, singolarmente, manifestavano difficoltà più o meno marcate nella tenuta commerciale e finanziaria. 
Per la FILCAMS si tratta ad oggi, però, di un progetto con molte incognite e poche certezze, soprattutto in termini di ricadute occupazionali e di perimetro commerciale. Se l’obbiettivo di rilanciare la competitività della distribuzione cooperativa nei territori coinvolti non può che essere condiviso, solo il tempo potrà dirci se la scelta di unire due soggetti commerciali con evidenti fragilità sarà quella giusta. 
Ciò che è certo è che l’obbiettivo non potrà essere raggiunto a spese di lavoratrici e lavoratori che già molto hanno contribuito in passato alla tenuta delle due cooperative, durante le fasi di difficoltà in gran parte dovute a scelte gestionali quantomeno discutibili.
Ad oggi, non sono stati dichiarati interventi diretti di riduzione dell’occupazione, ma desta molte preoccupazioni l’annunciata riorganizzazione delle sedi e della logistica, che occupano complessivamente centinaia di dipendenti diretti e indiretti nelle sedi di Vignale, Castiglione e Terni e nei nove tra magazzini e piattaforme della logistica. 
Allo stesso modo non è chiaro quanto l’attuale perimetro commerciale della rete vendite sarà intaccato da eventuali cessioni per far fronte alle esigenze di capitalizzazione, né se il nuovo soggetto sarà in grado di restituire sostenibilità a parti della rete vendita, come quella laziale, che da tempo sono in difficoltà, complice la mancanza di investimenti e di politiche commerciali adeguate.  
Ci aspettiamo, questo è l’impegno assunto dalle dirigenze delle due cooperative, un confronto costante e trasparente con le organizzazioni sindacali, su tutti i passaggi che saranno necessari di qui in avanti, nell’interesse primario delle persone che lavorano e colmando anche la mancanza di condivisione che talvolta ha caratterizzato le relazioni sindacali recenti.   
La Filcams sarà presente quotidianamente nei luoghi di lavoro per informare e confrontarsi e vigilerà su tutti gli sviluppi della fusione e riorganizzazione per salvaguardare l’occupazione, la contrattazione acquisita e i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nel processo.