28/4/2022 ore: 19:55

Abusi sulle dipendenti, Conad si dissocia e rescinde il contratto di affitto

Chiamata a prendere posizione dalla Filcams Cgil, l'azienda condanna l'accaduto e allontana la titolare del negozio

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La condotta della titolare del punto vendita Conad di via del Circuito, a Pescara, che aveva sottoposto le dipendenti a un'ispezione fisica per accertare chi di loro avesse abbandonato un assorbente nel pavimento del bagno, e le decise proteste che sono seguite da parte della Filcams Cgil, hanno portato la dirigenza Conad a prendere una posizione netta in merito all'accaduto. 

"Non possiamo accettare un comportamento come quello che, purtroppo, abbiamo potuto accertare nei confronti delle collaboratrici del punto vendita di Via del Circuito a Pescara - ha dichiarato Antonio Di Ferdinando, amministratore delegato della cooperativa Conad Adriatico - di conseguenza abbiamo deciso di procedere, come previsto dal nostro regolamento, alla risoluzione del contratto di affitto d'azienda. Daremo in ogni caso continuità alle attività del punto vendita garantendo il servizio ai clienti e il lavoro ai collaboratori".

“Voglio il nome e cognome di chi oggi ha il ciclo mestruale, ok? Sennò gli calo le mutande io" è solo uno stralcio del messaggio vocale che la titolare del negozio aveva inviato ai capireparto, intimando loro di verificare quali dipendenti potessero essere responsabili dell'accaduto. Non riuscendo ad ottenere dalle lavoratrici l'informazione richiesta, la volgare minaccia dell'audio si è concretizzata e le dipendenti sono state sottoposte al paventato controllo.
La Filcams Cgil, che aveva condannato il gesto e chiamato il marchio Conad a prendere una posizione responsabile sull'increscioso episodio, ha espresso soddisfazione per la decisione annunciata dai vertici dell'azienda.

"Ora chiediamo che le lavoratrici e i lavoratori di quel punto vendita siano tutelati e che possano finalmente avere un posto di lavoro in cui vengano rispettate le norme e la dignità delle persone", ha dichiarato in una nota la Filcams Cgil Pescara. "Oggi assistiamo alla vittoria delle lavoratrici che hanno scelto di non sottomettersi ai soprusi. Senza la loro denuncia questo risultato non sarebbe stato possibile", conclude.

"Questa storia deve finire", aveva tuonato la titolare del negozio nel messaggio vocale inviato ai capireparto, ma l'unica storia che è arrivata alla fine, a quanto pare, è quella della sua gestione.