AGENTI E RAPPRESENTANTI: FIRMATO L'ACCORDO ECONOMICO PER LE IMPRESE ARTIGIANE
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Ufficio Stampa
13 giugno 2002
AGENTI E RAPPRESENTANTI: FIRMATO L'ACCORDO ECONOMICO PER LE IMPRESE ARTIGIANE
Con l’accordo economico firmato da Filcams Fisascat Uiltucs
e Cna, Confartigianato, Casa anche gli agenti e rappresentanti delle aziende artigiane hanno rinnovato il rapporto di rappresentanza che li lega alle ditte mandatarie.
L’ultimo accordo risaliva al lontano 1989, dopo d’allora non è più stato possibile trovare un punto d’intesa con le confederazioni che rappresentano il mondo delle aziende artigiane. Ora, tutti gli accordi economici degli agenti e rappresentanti di industria, commercio, piccola industria e artigianato, sono conclusi.
Al centro dell’accordo, le parti hanno voluto l’accentuazione del dialogo per governare la vertenzialità, molto forte nel settore. A questo fine sono previsti incontri periodici tra i sindacati e le confederazioni artigiane.
«Adesso occorre ripensare - dice Massimo Nozzi, responsabile del settore per la Filcams - l’impianto contrattuale degli agenti e rappresentanti, poichè questa è una realtà formata da 200mila agenti, impegnati soprattutto nell’alimentare e nell’abbigliamento, che lavorano in condizioni di bassa tutela. Innanzi a tutto occorrerà distinguere tra i pochi agenti che hanno strutturato una vera e propria impresa e i molti agenti che sotto le mentite spoglie dell’agente autonomo rivestono, di fatto, un ruolo subordinato.
«C’è poi la questione Enasarco - prosegue Nozzi -, ente previdenziale che abbisogna di riforma almeno per quanto riguarda l’ elezione democratica degli organismi dirigenti.
Va poi perseguito il risanamento economico, tanto più urgene da quest’anno visto che, con ogni probabilità, l’esercizio si chiuderà, oltre che con il passivo del conto previdenziale, con un passivo di bilancio».