3/11/2023 ore: 16:32

Autogrill, una gestione delle casse che espone i lavoratori a contestazioni improprie e licenziamenti

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Cinque contestazioni disciplinari in pochi giorni e una di queste evoluta nel licenziamento di una lavoratrice. Indetto lo stato di agitazione, il personale di Autogrill Chianti ha scioperato nella giornata del 30 ottobre per contestare i provvedimenti dell'azienda, che ha attribuito alle lavoratrici e ai lavoratori raggiunti dalle contestazioni la responsabilità degli ammanchi che si sono verificati in cassa.

Una attribuzione che non può essere sostenuta da evidenze concrete, visto che l'uso della cassa è promiscuo e non tutti i turni si chiudono con la consegna della cassa agli uffici.

I lavoratori, sostenuti dal sindacato, hanno respinto ogni accusa, perché "la gestione e l'organizzazione delle casse non permette di ricondurre l'ammanco alla singola persona", spiega Rosa Anna Lombardo, Filcams Cgil Firenze. "Autogrill non ha un sistema puntuale di chiusura delle casse, che possono essere chiuse addirittura nella giornata seguente, e ai lavoratori non viene consegnata una ricevuta a fine turno. Gli strumenti obsoleti di cui dispongono non permettono nemmeno di registrare i pagamenti effettuati con le carte di credito in tempo reale".


Gli errori in cassa non sono eventi straordinari e fino a poco tempo fa non rappresentavano causa di lamentele e reprimende, e comunque non si erano mai verificate tante contestazioni disciplinari in breve tempo come è appena accaduto nel punto vendita di Bagno a Ripoli.

"Alle prime contestazioni abbiamo chiesto un incontro urgente all'azienda, non abbiamo avuto risposta e a fine mese è arrivato il licenziamento della lavoratrice", prosegue Lombardo.

È stato così aperto lo stato di agitazione e proclamata la giornata di sciopero.

"Le nostre richieste, che abbiamo comunicato all'azienda, nel corso dell'incontro che siamo poi in seguito riusciti a ottenere e che avanzeremo anche all'incontro nazionale in calendario il 9 novembre, sono la revoca del licenziamento, la sospensione delle contestazioni e dei provvedimenti disciplinari e la consegna, a ogni singolo lavoratore, del proprio fondo cassa con un codice personale". Ma non si sono registrate ancora aperture e, nel frattempo, lo stato di agitazione continua.