24/11/2022 ore: 16:25

Avviate le trattative per i primi contratti integrativi di Decathlon e Nike

Contenuti associati

Lavoratrici e lavoratori di Decathlon e Nike Retail BV avranno presto il loro primo Contratto Integrativo Aziendale (CIA). Lunedì scorso si è svolto infatti il primo incontro con i vertici aziendali di Decathlon; nello stesso giorno i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno inviato a Nike la richiesta di avvio del confronto.

Decathlon

Dopo aver condiviso i temi posti dalla piattaforma rivendicativa, le parti lunedì 21 novembre si sono sedute al tavolo per dare avvio alla contrattazione che porterà alla stipula del primo CIA.

In primo luogo si è affrontata la parte relativa alle “relazioni sindacali” e sono state affrontate nel dettaglio le possibili procedure per gli incontri sindacali a tutti i rispettivi livelli, i possibili argomenti da trattare e le adeguate tempistiche.

Ulteriori ed importanti passaggi sono stati effettuati riguardo alla proclamazione ed alla gestione delle assemblee sindacali ed alla possibile istituzione di una bacheca elettronica, elemento importante ed aggiuntivo rispetto a quelli già in uso, per veicolare le informazioni ai lavoratori.

Su questi temi le parti hanno condiviso l’intenzione di iniziare già a proporre dei testi, al fine di cercare di trovare un accordo rapido su alcuni argomenti e continuare con la trattativa sul resto della piattaforma, nel tentativo di raggiungere un accordo nel tempo minore possibile.

Il prossimo incontro si terrà martedì 20 dicembre 2022.

Nike Retail BV

Anche con Nike i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs apriranno presto il confronto che porterà al primo Cia.

La piattaforma rivendicativa, già inviata ai vertici aziendali, propone da un lato un confronto sui temi prettamente organizzativi che riguardano le relazioni sindacali, l’organizzazione del lavoro, le professionalità e il ricorso ad appalti e terziarizzazioni di alcune attività; dall’altro sui temi che riguardano il miglioramento delle condizioni di lavoro, le agevolazioni per la genitorialità, l’adeguamento del welfare contrattuale e agevolazioni in materia di politiche sociali e di genere come, ad esempio, i contributi per l’asilo nido, gli strumenti di prevenzione e contrasto alle molestie sui luoghi di lavoro, attivazione di una banca ore solidale e, più in generale, prevedere quella flessibilità atta a garantire una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.