7/7/2023 ore: 9:53

Basi U.S.A. di Sigonella, contratto nazionale scaduto, ma la Cgil resta esclusa

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Prosegue la battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori delle basi Usa in Italia, che non hanno la libertà di poter scegliere i propri rappresentanti sindacali, secondo un’assurda regola risalente agli anni della Guerra Fredda, per la quale la Cgil, al contrario della Cisl e della Uil, è esclusa dai tavoli di trattativa per il contratto nazionale e da qualsiasi confronto.

Non è bastato il ricorso per comportamento antisindacale presentato dalla Filcams Cgil a Vicenza e accolto dalla Cassazione che ha confermato un atto discriminatorio che lede i diritti e le libertà di chi lavora, il rifiuto di accettare le organizzazioni sindacali nelle quali i lavoratori si riconoscono.

Nella base Usa di Sigonella, in Sicilia la Cgil resta ancora esclusa dal tavolo negoziale, tanto che lo sciopero per il contratto nazionale scaduto, ha visto la presenza solo di Fisascat e Uiltucs.


Sigonella, Napoli, Pisa, Vicenza e Aviano, sono circa 5mila le lavoratrici e i lavoratori civili italiani delle strutture militari americane sul nostro territorio e grandi come cittadine, al cui interno lavorano, e in parte vivono, militari americani, civili americani, civili italiani – local national – e contrattisti esterni di servizi in appalto.

“In discussione” afferma la Filcams Cgil “è il diritto costituzionale della libertà sindacale per tutti coloro che lavorano presso questi siti, e che questo diritto sia negato solo ad un’organizzazione sindacale è ancora più grave. Inoltre, in un contesto politico sindacale nazionale che vede le tre sigle più rappresentative unite in un percorso di mobilitazione e rivendicazioni per il mondo del lavoro, questa situazione è ancora più antidemocratica e inaccettabile.”

In attesa delle risposte ai ricorsi presentati dalla Filcams Cgil anche per la altri Basi Usa, proseguirà la mobilitazione per vedere riconosciuto il diritto alla libertà di scelta.