Carrefour annuncia la cessione di 106 punti vendita
Dichiarate 615 unità in esubero sul resto della rete e sulla sede, la conseguenza è che saranno scaricate circa 1800 persone
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Il 1 ottobre 2021 la multinazionale francese ha presentato un piano alle organizzazioni sindacali che si concentra sullo sviluppo del franchising e si pone l’obiettivo di recuperare 31 milioni di euro sul costo del personale. Il piano prevedrebbe la cessione di 106 supermercati e mini mercati a piccoli imprenditori nel corso del 2022 di cui 41 in Lombardia, 18 in Campania, 17 in Liguria, 16 nel Lazio, 6 in Toscana, 4 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte e 1 in Abruzzo e che dovrebbero coinvolgere circa 1000 lavoratori, l’impresa non ha voluto indicare quali sano i punti vendita impegnandosi a farlo in futuro. I 615 equivalenti full time in esubero (a cui potrebbero corrispondere più di 800 persone) 447 nella rete vendita e 168 nelle funzioni di sede, non hanno, altrettanto, specifica di dove siano situati, l’impresa ha dichiarato che non intende comunque procedere con licenziamenti unilaterali ma trovare soluzioni condivise.
A questo piano si aggiungono le tante criticità denunciate dalle rappresentanze sindacali: disorganizzazione, trasferimenti di persone, terziarizzazioni di pezzi di attività.
Al netto degli approfondimenti ancora da fare, per la Filcams il piano non è accettabile: si esce dal confronto con la certezza che Carrefour vuole scaricare 1800 persone e l’incertezza di quali negozi saranno ceduti e dove sono collocati gli esuberi.
La Filcams CGIL il 4 ottobre convocherà le delegate e i delegati per fare una valutazione compiuta e promuovere le azioni da portare avanti unitariamente.